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E' sempre CartaBianca, il sondaggio sulla sinistra: Schlein in studio, travolta in diretta

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In qualunque trasmissione vada ospite, Elly Schlein deve sottoporsi a quella che sembra una tortura politica: la lettura dei sondaggi. Dopo quello di Renato Mannheimer a PiazzaPulita di giovedì sera, ecco la rilevazione di Tecnè per E' sempre CartaBianca, il talk del martedì sera condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4. 

La domanda è di quelle cruciali per il futuro del centrosinistra e di conseguenza anche per i prossimi equilibri in Parlamento e fuori: "E' favorevole o contrario all'ingresso di Renzi e Italia Viva nel centrosinistra?". Le risposte sono quasi un plebiscito contro il connubio tra l'ex premier e il campo largo, unica via percorribile per il Pd e il Movimento 5 Stelle per ambire a Palazzo Chigi. 

Tra gli elettori dem, i favorevoli sono appena il 39% (contro il 49% di contrari), quota che crolla tra i simpatizzanti grillini (14%, contro il 70% di no) e tra quelli di Alleanza Verdi e Sinistra (21% sì, 65% no). Anche la risposta di chi vota Italia Viva non è rassicurante: il 47% si dice favorevole e in linea con la volontà del capo, ma un 34% di no rappresenta una fetta significativa, anche alla luce dell'addio a IV di un big come Luigi Marattin e di quanto sta accadendo in Azione, con Carlo Calenda travolto dagli addii a raffica di primedonne come Carfagna e Gelmini che nel campo largo progressista proprio non ci vogliono finire. 

Detto che a livello di partiti, il sondaggio registra poche variazioni significative (FdI resta il primo partito al 29,1%, +1, il Pd il secondo al 23,9% con la stessa crescita percentuale, Forza Italia al 10,8%, M5s al 10,7% e Lega all'8,3%), alla Schlein ospite della Berlinguer in studio non resta che masticare amaro per il no degli elettori alla sua proposta strategica, deglutire e provare a ripartire recitando il solito copione-supercazzola: 

"Renzi e il campo largo? Dobbiamo costruire un'alleanza non sui nomi ma sui temi - predica la segretaria dem -. Io ne ho proposti cinque concreti: sanità pubblica, scuola e ricerca, lavoro e salari, politiche industriali e clima e diritti". E tutti altamente a portata di slogan, come la sanità: "La destra la vuole a misura di portafoglio: chi ha i soldi si rivolge al privato ma chi non li ha sta rinunciando a curarsi". E, ovviamente, Open Arms: "La richiesta di condanna a Salvini? Non commento i processi in corso ma nessuno è al di sopra delle leggi. Intanto stiamo ancora aspettando il giorno in cui non ci occuperemo più di una grana di un ministro di questo governo".

 

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