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Angelo Bonelli, l'epifania: "Lo ripeto sempre, il campo largo non esiste"

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Ne prende atto, Angelo Bonelli, il leader dei Verdi, il signore degli esposti (in Procura). Ne prende atto: il campo largo, parole sue, "non esiste". Con buona pace del campo largo stesso, di Elly Schelin che la suddetta accozzaglia progressista agogna, di Giuseppe Conte e di tutte le componenti del fantomatico schieramento.

L'epifania di Bonelli avviene mentre deposita in Cassazione le firme contro il referendum per l'Autonomia. Intercettato dai giornalisti, ecco che il verdissimo Angelo scandisce le seguenti parole: "Il campo largo, io lo ripeto sempre, il campo largo non esiste. Perché se esistesse avremmo una situazione differente. È un lavoro che dobbiamo fare con molta pazienza, ci riusciremo. Abbiamo già molti punti in comune su alcune questioni, sui temi penso al salario minimo, a questa vicenda sull'autonomia differenziata che è molto importante. Le prossime saranno settimane di confronto, intanto abbiamo le elezioni regionali dove siamo uniti, saranno molto importanti". 

Bravo Bonelli, lo ha capito anche lui: il campo largo non esiste. Poi, certo, mister esposti aggiunge anche le consuete frasi di rito, di circostanza, spiega che con pazienza il lavoro verrà portato a termine, "ci riusciremo". Ma, probabilmente, non ci crede nemmeno lui.

 

Frasi, quelle di Bonelli, dovute alle spaccature nel campo progressista sulle nomine a Viale Mazzini. "Sulla Rai abbiamo una valutazione diversa, noi pensiamo che dopo avere ottenuto il successo di avere calendarizzato il Media Freedom Act sia stato un successo delle opposizioni che lo hanno chiesto fortemente, adesso lasciare a TeleMeloni anche il controllo totale del Cda è un qualcosa che noi riteniamo non saggio", conclude Angelo Bonelli.

 

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