Il palcoscenico è quello del bilaterale Italia-Grecia che ha chiuso con la firma di 14 accordi economici e memorandum, ma a tenere banco è soprattutto la politica internazionale: Russia, Ucraina, ma anche Siria e Medio Oriente. E naturalmente la situazione nel Mediterraneo. Negli ultimi giorni, complice anche l’entusiasmo suscitato dall’elezione del nuovo Pontefice, le speranze di pace sui vari scenari mondiali sono in deciso aumento. Nella Striscia di Gaza, col conflitto israelo-palestinese «continuiamo a lavorare per la fine delle ostilità, l’accesso degli aiuti umanitari a Gaza, appoggiando il lavoro che i Paesi arabi stanno portando avanti per tracciare un quadro regionale di pace e di sicurezza che a nostro avviso deve includere anche la prospettiva dei due Stati. In questo quadro - ha spiegato Meloni - credo che sia molto importante anche la missione nella regione che sta per compiere il presidente Trump. Penso che dagli Stati Uniti possa arrivare un impulso decisivo» verso la pace.
Capitolo Ucraina. Meloni e il suo omologo greco Kyriakos Mitsotakis hanno «condiviso da sempre l’impegno per la pace. Entrambi siamo stati fin dall’inizio e saremo fino alla fine al fianco dell’Ucraina. L’Italia ribadisce il sostegno agli sforzi per una pace giusta e duratura. Attendiamo chiaramente una chiara risposta russa alla richiesta di un cessate il fuoco immediato e incondizionato, alla quale l’Ucraina ha immediatamente aderito, così come l’Ucraina ha accettato subito di incontrare Putin a Istanbul giovedì, dichiarando in pochi minuti, e rispetto a una certa propaganda, quale tra le parti coinvolte nel conflitto sia certamente a favore della pace, e quale invece sia, ancora una volta, responsabile della guerra. Aspettiamo di vedere quale sarà la risposta russa».
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"Giovedì prossimo in Turchia sarà una giornata decisiva per le sorti della guerra in Ucraina, forse s...L’altro tema forte del vertice di ieri è stato quello relativo alle politiche di migrazione nel Mediterraneo. «I rapporti tra Italia e Grecia sono ottimi ed è naturale - ha dichiarato la premier -, visto che senza queste due nazioni l’idea stessa di Occidente che conosciamo non esisterebbe: condividiamo la stessa proiezione geostrategica nel Mediterraneo, in più con Mitsotakis abbiamo grande sintonia su molti temi di come difesa, sicurezza, contrasto all’immigrazione illegale di massa». In particolare su questo punto Meloni ha fatto notare come «entrambe le Nazioni sono tra le più esposte ai flussi di migranti irregolari, sulle nostre spalle cade il fardello di essere i principali paesi di arrivo: vogliamo continuare a lavorare per consolidare un cambio di approccio che in Unione europea si sta manifestando nei confronti dei flussi migratori. Siamo riusciti a spostare l’attenzione verso la difesa dei confini esterni - ha ricordato la premier-, la lotta ai trafficanti, il rafforzamento dei rimpatri, la cooperazione con i Paesi d'origine e di transito: per affrontare una materia così complessa servono soluzioni innovative». In questo senso «intendiamo continuare a lavorare in questa direzione anche nel contesto degli incontri informali che l’Italia insieme ai Paesi Bassi e la Danimarca organizza a margine delle riunioni del Consiglio europeo, ovviamente anche alla presenza della Grecia».
Tra Italia e Grecia si è parlato anche di difesa comune: «Per far fronte all’aumento dei costi, chiediamo una maggiore ambizione da parte dell’Ue, a partire dal migliore utilizzo di tutte le risorse disponibili, un ruolo più incisivo della Banca europea per gli investimenti, dei finanziamenti pubblici e degli investimenti privati, l’esclusione della spesa militare dal calcolo del deficit nell’ambito della governance economica ed europea rivista per lo sviluppo di nuovi strumenti comuni, tra cui un fondo dedicato».
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Sempre più su Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, che nel sondaggio condotto da Swg per il TgLa7 acquista un...Nelle dichiarazioni post-vertice c’è spazio anche per una battuta sui «negoziati sul nucleare in corso tra Iran e Stati Uniti», che «sosteniamo con forza». Idem per quel che riguarda il sostegno di Italia e Grecia stanno dando «al percorso di adesione dei Balcani Occidentali all’Europa». E per la situazione siriana, per la quale si auspica «una transizione pacifica e inclusiva guidata e gestita dalla Siria, che garantisca la piena integrazione e la protezione di tutte le componenti della società siriana, comprese tutte le comunità religiose ed etniche». Chiudendo sempre con la politica internazionale, salvo imprevisti si terrà domenica il primo breve incontro tra Giorgia Meloni e il neo premier tedesco Friedrich Merz, che sarà a Roma per l’intronizzazione di Papa Leone XIV.