Edi Rama in ginocchio dalla Meloni, la sinistra ai matti

L'omaggio a Tirana? Bonelli: "L’albanese ha visto Babbo Natale". E Fratoianni: "Uno scambio di interessi"
di Adriano Talentisabato 17 maggio 2025
Edi Rama in ginocchio dalla Meloni, la sinistra ai matti
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È noto che a sinistra possiedono soltanto il senso drammatico della vita. Così l’accoglienza piuttosto iperbolica del primo ministro albanese Edi Rama alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni scatena il tribunale morale dell’opposizione.

Rama, al vertice Cpe di Tirana, ha fatto gli onori di casa alla premier nel modo più intenso possibile, cioè inginocchiandosi a mani giunte. E da lì è partito il venerdì da leoni (da tastiera) della sinistra. «Quando rivedi l’amica che ti ha regalato un miliardo degli italiani», ironizza, a corredo della foto, Italia Viva sui suoi profili social, riferendosi al patto sui centri per migranti. Quasi sulla stessa linea è Angelo Bonelli dei Verdi: «Edi Rama si è inginocchiato davanti a Giorgia Meloni perché ha visto Babbo Natale. La Presidente del Consiglio gli ha regalato quasi un miliardo di euro di soldi pubblici per realizzare in Albania un centro di trattenimento per migranti che ospiterà poche decine di persone».

L’altra colonna di Avs, Nicola Fratoianni, parlando a La7 sottolinea: «Che cosa penso del presidente dell’Albania che si inginocchia davanti a Meloni? Mi sembra la fotografia di uno scambio di interessi teatralmente rappresentato.

Non dimentichiamo il regalo che Rama ha fatto a Meloni sul cosiddetto progetto Albania. Il governo della destra ha buttato via un miliardo di euro degli italiani per un progetto di propaganda». Il miliardo è il numero magico ricorrente negli attacchi della sinistra a queste strutture, tuttavia non corrisponde al vero. Sia perché la cifra è più bassa, circa 800 milioni, sia perché vanno considerati i cinque anni in cui queste risorse vengono spalmate. Un costo notevolmente inferiore rispetto agli anni d’oro (per i progressisti) delle porte aperte. Lì sì che venivano sborsati miliardi. Comunque la polemica non si è arrestata.

C’è anche chi ha scelto la vacanza intelligente, come il deputato Pd Claudio Stefanazzi che ha scelto di essere in loco. «L’ho attesa a lungo nel centro oggi. Ma nulla, non si è fatta vedere», ha detto della premier, e prosegue: «Se era l’ossequio di Rama che voleva poteva tranquillamente farselo fare in Italia». Calenda, a Tagadà, mira sul primo ministro albanese: “Un presidente del Consiglio o un Presidente della Repubblica che si inginocchia in un mondo completamente impazzito cosa fa? Il giorno dopo gli chiedono di andarsene a casa». Insomma, la sinistra riparte dalle ginocchia di Rama.