La nuova vita di Toninelli: si occupa di salute mentale. Altra gaffe...

L'ex ministro grillino ha aperto una società di strizzacervelli: si chiama "Basta Pensieri". Dalle denunce sul tonno a Freud, l’ultimo guizzo di Danilo
di Alessandro Gonzatodomenica 25 maggio 2025
 La nuova vita di Toninelli: si occupa di salute mentale. Altra gaffe...
4' di lettura

Toninelli si dà alla salute mentale. Non c’è niente da ridere. Avevamo lasciato il povero ex ministro – quasi un milione di euro in nove annidi parlamento – che imprecava al supermercato circondato da scatolette: «Io prima mangiavo il salmone», aveva informato con un video il ceto medio -basso, «sapete noi fissati con la palestra... O mangiavo la bresaola.

Cancellato tutto, un po’ perché non voglio più mangiare carne né pesce, un po’ perché non è più fattibile. Io non riesco più a prendere neanche il tonno!». Toninelli (con una “n”) si era incazzato di brutto: «Avete presente una scatoletta di tonno? Io prima prendevo quello in vetro... ma porca puttana costava due euro e cinquanta! Adesso sono sette, ragazzi, è una cosa devastante!». Salvate l’ex ministro dall’indigenza! Fa nulla che di fianco ci fossero tonni in vetro che costavano due-tre euro in meno: Danilo Ton(n)y voleva quello più buono, quello dalle pinne 5Stelle. E che diamine, era un suo sacrosanto diritto. Il Danilo era fuori di pinna.

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LO PSICODRAMMA

Forse – ma potremmo sbagliarci – è da quel momento d’ira mescolata a sconforto che il ministro dei tunnel immaginari ha pensato di affidarsi alla “Basta Pensieri” e alla psicologa Anna Sari. Chiariamo: la “Basta Pensieri” è sua, di Toninelli, il quale ha aperto questa società con lo scopo – leggiamo nella ragione sociale – di «creare siti internet, piattaforme web e social network finalizzati a mettere in contatto psicologi, psicoterapeuti e altri professionisti della salute mentale e del benessere (medici, nutrizionisti, operatori olistici e figure equiparabili) con singoli utenti, aziende, scuole di ogni ordine e grado, università, enti pubblici e privati interessati», e pure quelli disinteressati. Con lui due soci, la dottoressa Sari e il suo social media manager Emanuele Falzarano. Insomma, è una roba seria.

Toninelli però è ancora incazzato. Qualcuno lo vuole boicottare. E chi è ‘sto maledetto? Tenetevi forte, c’è un complotto. L’ex titolare delle Infrastrutture affida il nuovo sfogo a Instagram: «Lo Stato sta facendo fallire la mia piccola azienda individuale», non la “Basta Pensieri” ma la “Toninelli consulting srl”, che si occupa di assicurazioni. Dal treno, indicando i prezzi sul suo pc, denuncia il raddoppio del costo del carnet per trenta viaggi Milano-Roma, ma si scaglia contro un’azienda di trasporti privata, e dunque non si capisce (ma lo capiranno alla “Basta Pensieri”) cosa c’entri lo Stato.

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E però la gaffe, l’ennesima, stavolta è comprensibile: lui era ministro delle Infrastrutture e dei Traporti, non dei treni. Niente, la rabbia è incontenibile: lo Stato vuole il fallimento di «imprenditori che hanno voglia di lavorare come me senza stare lì a trovare ancora la pappa pronta dalla politica come hanno fatto in tanti». Capito? Basta gente che si arricchisce tra Montecitorio e ministeri!

Anni ruggenti quelli in cui il riccioluto di Soresina (vicino al mar di Cremona) ha abolito la povertà con Giggino Di Maio, il quale trai primissimi lavori fece il ministro del Lavoro, poi quello degli Esteri. Tonny, oltre al tunnel del Brennero, ha lasciato il segno pure per un’altra prestazione d’alto livello. Ricordiamola: 17 marzo 2019, Tg2 Motori, il nostro è in auto con la conduttrice ed esclama: «Avanti con l’elettrico!». Domanda della conduttrice: «Ministro, lei che macchina ha?». Toninelli: «Ho appena comprato una Jeep Compass, diesel». Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione. L’allora ministro aveva anche puntato il dito contro Lombardia e Veneto, «le uniche regioni dove sono stati aumentati i pedaggi, prova del mal governo della Lega», e però l’assessore veneto alle Infrastrutture Elisa De Berti aveva spiegato che gli aumenti «li aveva firmati Toninelli nelle vesti di membro del governo Conte I, a fine 2018». A curriculum inoltre la quarantina di «non ricordo» durante la testimonianza sul caso “Open Arms” per il quale Salvini ha rischiato di finire in galera. Toninelli aveva la competenza sui porti.

SPIAGGIATO

Il grillino era invece in versione “uomo che non deve chiedere mai” quando sei giorni dopo il crollo del ponte Morandi si è scattato un selfie sorridente dalla spiaggia: cappellino con visiera della Guardia Costiera (altro che i fusti di Baywatch! ), camicia aperta e collana che si mostrava sul petto: «Qualche giorno di mare con la famiglia», aveva scritto sui social, «con l’occhio sempre vigile su quello che succede in Italia. Ma tutti gli eroi della Guardia Costiera, dai vertici fino all’ultimo dei suoi uomini, come vedete (dal capellino, ndr), sono sempre con me. Anzi» pronti per la battuta? – «li tengo sempre... in testa». Il grillino venne travolto dagli improperi. Molti, sbagliando, andarono oltre. Quanta rabbia! Per fortuna ora c’è la “Basta Pensieri”.