Usa e Ue a un passo dall'accordo sui dazi. Come già noto, Donald Trump e Ursula von der Leyen si sono sentiti in quella che è stata definita una telefonata "positiva" e "hanno concordato di accelerare i negoziati commerciali e di rimanere in stretto contatto". Su chi ci sia dietro il colloquio, attesissimo dopo gli ultimi screzi, Giorgio Mulè è certo: "So che a qualcuno dispiace ma è stato favorito dal governo italiano".
Il deputato di Forza Italia ricorda che "il governo italiano si è fatto parte diligente per mettere in contatto Trump con l'Unione europea". A detta di Mulè, ospite de L'Aria Che Tira nella puntata in onda lunedì 26 maggio su La7, "Trump è persona che fa due passi in avanti e tre indietro". Per questo, si dice convinto che "fargli vedere a Trump una politica che è aggressiva e brutale da un punto di vista psicologico ed economico gli fa fare quel passo verso la trattativa".
A ricostruire quanto avvenuto, la portavoce capo dell'esecutivo Ue Paula Pinho, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Innanzitutto, ha spiegato, "è stata una buona chiamata, come è stato anche notato nel post sui social media dalla presidente e confermato dallo stesso presidente Trump, quando ha parlato alla stampa ieri. Ora non entreremo nei dettagli, ma quello che posso dire è che stiamo parlando, ovviamente, delle relazioni commerciali più grandi e più strette del mondo. I negoziati sono complessi e quindi stanno prendendo tempo".
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Faccia qualcosa, presidente! D’accordo, ma cosa? «La presidente Meloni...» – Laura Boldrini, tac...Ora, con questa telefonata, ha proseguito, "c'è anche un nuovo impulso per i negoziati e partiremo da lì. È positivo vedere che c'è impegno anche a livello del presidente e da parte nostra. Abbiamo sempre detto che eravamo pronti a raggiungere un accordo. Per quanto riguarda i negoziati, abbiamo un ottimo team guidato dal commissario Maros Sefcovic, che sta portando avanti le discussioni. Questo era il momento per un contatto a livello di presidenti. Nel frattempo le discussioni continueranno già da questo pomeriggio, quando i commissari dovranno fare una chiamata con il segretario al Commercio" degli Stati Uniti, Howard Lutnick.