Pina Picierno, "perché la piazza è divisa". Colpo mortale a Pd e Schlein

L'europarlamentare del Pd e la manifestazione per Gaza: "Hanno escluso qualcuno per esigenze di politica interna"
domenica 1 giugno 2025
Pina Picierno, "perché la piazza è divisa". Colpo mortale a Pd e Schlein
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Una piazza, quella della sinistra, divisa per "esigenze di politica interna". Lo dice a chiare lettere, Pina Picierno, puntando il dito contro gli organizzatori della manifestazione "rossa" contro Israele e a favore dei palestinesi di Gaza che andrà in scena la prossima settimana, alla vigilia dei referendum dell'8 e 9 giugno.

"Credo sarebbe stato più utile non escludere nessuno, soprattutto quando si ha il sospetto che questo avvenga solo per alleviare i pruriti di qualche alleato riottoso. Ma tant'è", spiega l'eurodeputata del Pd e vicepresidente del Parlamento europeo al Corriere della Sera, mettendo in un certo imbarazzo anche la sua segretaria Elly Schlein.

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"Mi pare sia emersa la necessità di distinguere piuttosto che unire. E credo si sia piegato il bisogno di mobilitarsi per esprimere lo sdegno per quanto sta accadendo in Medio Oriente alle esigenze di politica interna. Onestamente credo non interessi né agli israeliani né ai palestinesi la presunta purezza ideologica di chi manifesta o il perimetro del campo largo". Poi spiega: "Personalmente sarò con tutti e due i piedi tanto a Milano quanto a Roma. C'è una lezione che viene dalle amministrative: vincono e convincono figure che aprono, che rappresentano adeguatamente pluralismo e capacità di governo. Non monoliti leaderistici. Per questo credo che vada rafforzata la componente riformista dell'alternativa. Non per la sopravvivenza di gruppi dirigenti - specifica - cosa onestamente poco appassionante, ma per rappresentare al meglio possibile una alternativa di governo innovativa e concreta".

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Che la Picierno sembri sempre meno a suo agio in questo centrosinistra sempre più radicale e massimalista lo confermano anche le parole sulle minacce di morte alla figlia di Giorgia Meloni partite sui social da un insegnante campano. Una vicenda su cui per molte ore dal campo dell'opposizione è gravato un pesantissimo silenzio.

"Gli avversari politici non sono mai nemici, solo riconoscendoci, riconoscendo le nostre differenze e sottraendole alla furia ideologica, all'odio e alla negazione dell'altro, potremo tessere la trama composita che rende forte la nostra democrazia. Un abbraccio alla piccola Ginevra, la mia solidarietà totale alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme al mio impegno convinto a fare fino in fondo la mia parte per arginare questo clima velenoso, pericoloso e insopportabile".