Tutti gli episodi che hanno portato a un allargamento degli spread negli ultimi 10 anni, con un'unica eccezione, riflette Goldman Sachs, "sono stati causati da instabilità politica. Attualmente, tale rischio sembra basso in Italia". Lo rileva un'analisi di Goldman Sachs. Il sostengo del Recovery Fund è "destinato a continuare fino al 2026, fornendo uno spazio fiscale di circa l'1,5% del Pil all'anno". Il saldo fiscale italiano sta "migliorando al ritmo piu' rapido tra i Paesi EMU4, raggiungendo il divario piu' basso rispetto alla media dell'area euro dal 2016", e il governo ha "ribadito il proprio impegno a mantenere questa tendenza". Goldman Sachs prevede che il saldo fiscale italiano "migliori ulteriormente".
I tassi reali stanno "aumentando a causa della disinflazione, dei dazi statunitensi e dell'aumento dei rendimenti a lunga scadenza". Tuttavia, i tassi reali italiani sono circa 100 punti base inferiori alla media prima della pandemia. Inoltre, la domanda di spazio fiscale derivante dall'aumento della spesa per la difesa "sara' assorbita dall'emissione di debito dell'UE". Sebbene ciò' comporterà' un aumento del deficit e del debito, per la banca d'investimento "e' improbabile che crescano le emissioni di BTP e la scadenza media dovrebbe allungarsi".
Secondo i sondaggi, l'attuale governo e' "l'unico esecutivo italiano degli ultimi 20 anni ad aver guadagnato in popolarita' nei 30 mesi successivi al suo insediamento. Prevediamo che questa condizione si manterrà' almeno fino al prossimo anno, data l'assenza di catalizzatori politici rilevanti". Sebbene i venti favorevoli temporanei, per Goldman Sachs "probabilmente sosterranno le prospettive del debito italiano quest'anno, l'Italia è l'unico Paese dell'EMU4 ad aver registrato una crescita della produttività negativa negli ultimi due anni, nonostante l'ampio sostegno fiscale agli investimenti offerto dal Recovery Fund". Un miglioramento duraturo del debito italiano, invece, "richiederà' un progresso strutturale dell'economia".