Il referendum voluto dalla sinistra si è rivelato un clamoroso boomerang: al voto circa il 30% degli aventi diritto, il quorum resta un miraggio. Un flop disastroso, davanti al quale il fronte progressista riesce anche ad esultare, insistendo sul 14 milioni di voti. Insomma, nessuna presa d'atto della realtà dei fatti. Tra i grandi sconfitti anche Maurizio Landini: 4 quesiti su 5 avevano la sua firma in calce. Tanto che in molti suggeriscono al segretario della Cgil suggeriscono un passo indietro, ipotesi che però il diretto interessato ha subito scacciato. Prime crepe anche nel Pd, dove il fronte riformista punta il dito contro Schlein. Di seguito, la cronaca della giornata minuto per minuto.
Ore 20.52 - Il Comitato cittadinanza non si arrende: un primo passo
"Il referendum ha mostrato la realtà, di cui si deve prendere atto. Il punto è cosa abbiamo intenzione di fare adesso come Paese, come comunità e come italiani. Vogliamo continuare a subire una restrizione delle libertà sempre più evidente, una criminalizzazione del cittadino? Quello del referendum è stato un primo passo”, sottolinea Sonny Olumati, co-presidente del Comitato Referendum Cittadinanza e vicepresidente del movimento Italiani senza cittadinanza, a margine della conferenza del Comitato organizzato da Riccardo Magi, presidente del partito +Europa promotore del quesito sulla cittadinanza, per inciso quello tra i 5 che ha incassato più "no" e per distacco (oltre il 34%).
Ore 20.33 - Arianna Meloni picchia duro: sonora bocciatura per le opposizioni
"Mentre noi creiamo posti di lavoro, le opposizioni hanno voluto pompare un referendum contro il governo Meloni. È stata una sonora bocciatura, doppia per quanto riguarda il quesito sulla cittadinanza, dove i sì sono stati molti di meno”, ha rimarcato Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica di FdI, al termine di una giornata di visita a Lampedusa.
Ore 20.01 - Piantedosi: non ho votato al referendum
"No, non ho votato al referendum": così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ospite a Otto e Mezzo su La 7. "Non ho votato perchè ritengo l'istituto referendario troppo nobile per essere strumentalizzato e utilizzato per fini politici di una parte”, ha rimarcato.
Ore 19.43 - Bignami: regolamento di conti interno alla sinsitra
"Il fallimento del referendum conferma che gli italiani non si fanno prendere in giro dalla sinistra, che cerca di regolare i conti interni con i soldi pubblici. A differenza del Governo Meloni e di Fratelli d'Italia che, come dimostra lo stare qui a Lampedusa, affrontano i problemi reali degli italiani". Così Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera ai tg.
Ore 19.37 - Pd, Braga: al lavoro per un alternativa nel Paese
"Più di 14 milioni di italiane e italiani non hanno avuto paura di andare a votare e di chiedere più diritti. Lo hanno fatto nonostante l’invito a disertare le urne da parte delle più alte cariche dello stato come il Presidente del Senato. Chi voleva educare gli italiani a stare a casa ha fallito perché i cittadini vogliono essere liberi di scegliere e di indicare al governo una rotta per l’Italia. I quasi 13 milioni che si sono espressi per i sì sono comunque più degli elettori che hanno eletto il governo Meloni: far finta di non vedere questo dato è irrispettoso di chi si è recato alle urne. Per noi, questa è la base per costruire l’unità e lavorare per l’alternativa a partire dalla condizione e dai problemi veri delle persone. Ora le battaglie per un lavoro più stabile e più sicuro, una cittadinanza per chi vive nel nostro paese, continuano in Parlamento e nel paese". Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati.
Ore 19.28 - Lega: perde l'arroganza della sinistra
"La democrazia vince, perde l’arroganza della sinistra. Massimo rispetto per chi è andato a votare e per chi ha scelto di non farlo: la maggioranza degli italiani ha scelto di non sostenere i Referendum, evitando il tranello di un campo largo alla deriva su temi importanti come il lavoro e ribadendo un sonoro ‘no’ alla cittadinanza facile. Un dato è certo: l’opposizione è ormai lontana dalla realtà”. Così i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
Ore 19.12 - Tajani: spallata al governo? No, sconfitta
"Volevano trasformare questo Referendum in una spallata al governo" ma "quando l'assalto al Palazzo fallisce si trasforma in una sconfitta per la sinistra". Così il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani a margine del vertice del "Mediterraneo connesso" organizzato a Nizza in concomitanza con la terza conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani. "Il Referendum e' una cosa seria, e' un modo per chiedere il giudizio del popolo, ma non puo' essere uno strumento per fare campagna contro questo o quel governo", ha concluso Tajani.
Ore 19.07 - Pd, Bonaccini mette nel mirino Schlein
"Che il quorum fosse difficilmente raggiungibile era noto: d’altra parte neppure nel voto in diverse elezioni amministrative lo si è raggiunto, a dimostrazione che la disaffezione verso la politica è diventato il primo e cruciale problema della democrazia. Lo è ovunque, ma solo qui succede che chi governa non si ponga il problema e incoraggi addirittura il disimpegno, a proposito del rispetto che questa destra ha per gli elettori e le istituzioni. In ogni caso si è mancato l’obiettivo e quando oltre due terzi degli italiani non rispondono è necessario riflettere". Così sui social l'europarlamentare e presidente del Pd, Stefano Bonaccini: nel mirino sembrano esserci Elly Schlein, segretaria del suo Pd, e Maurizio Landini, segretario Cgil e principale promotore dei referendum. "Fossi nella destra, tuttavia eviterei certi toni di scherno: pochi o tanti che siano, i circa 14 milioni di elettori che hanno partecipato sono più della somma dei voti di tutti i partiti che sostengono il governo Meloni alle ultime elezioni politiche. Dunque consiglierei di tenerne conto e non deriderli", ha concluso.
Ore 18.48 - Affluenza definitiva al 30,6%
Secondo i dati del Viminale, a urne chiuse sui referendum, l'affluenza media nazionale è stata del 30,6%. È il valore che emerge dall'esame di tutte le 61.591 sezioni in Italia e riferito ai cinque quesiti. Scrutinio concluso, flop del referendum cristallizzato.
Ore 18.40 - Calenda: la questione non è il quorum, ma la firma digitale
"Bisogna rivedere lo strumento dei referendum, ma non è una questione di abbassare il quorum, la questione è che con le firme digitali il rischio è che noi andiamo a votare decine di referendum l'anno che non raggiungono il quorum. E questo modo di fare politica svaluta il Parlamento, perché noi queste robe le dovremmo affrontare dentro": così il leader di Azione Carlo Calenda
Ore 18.24 - La Russa: volgare compagna d'odio ha scifato elettori
"La loro volgare campagna di disistima o, peggio, di odio nei miei confronti ha avuto un effetto: ho votato per un solo quesito. Senza queste loro parole, forse avrei votato no a tutti e cinque i referendum. Insomma, Schlein, Bonelli e i vari opinionisti schierati hanno fatto perdere non guadagnare punti all'affluenza", ribadisce Ignazio La Russa a La7. "Posso testimoniare - riprende il presidente del Senato - che tantissimi sono rimasti schifati da questa campagna di disistima che diventa di odio. Inutile infierire su Schlein, hanno tentato di trasformare questo referendum in una vicenda interna per quanto riguarda il Pd per vedere se ha ragione Schlein o i suoi oppositori. E gli altri lo hanno trasformato in un referendum contro il governo". "Hanno perso gli uni e gli altri. Se il campo largo fosse nato oggi è definitivamente morto", conclude tranchant La Russa.
Ore 18.14 - Schlein, la sparata: "Più voti di quelli presi da Meloni nel 2022"
"La differenza tra noi e la destra di Meloni e' che oggi noi siamo contenti che oltre 14 milioni di persone siano andate a votare, mentre loro esultano perche' gli altri non ci sono andati. Ne riparliamo alle prossime politiche. Hanno fatto una vera e propria campagna di boicottaggio politico e mediatico di questo voto ma hanno ben poco da festeggiare: per questi referendum hanno votato piu' elettori di quelli che hanno votato la destra mandando Meloni al governo nel 2022. Quando piu' gente di quella che ti ha votato ti chiede di cambiare una legge dovresti riflettere invece che deriderla. E oggi la destra ha perso, dopo Genova, Assisi e Ravenna, anche a Taranto".
Ore 18.12 - Referendum: Conte, esultanze e video al mare penosi, rispetto per 15mln votanti
"Leggo dichiarazioni ed esultanze sguaiate dei 'tifosi' della politica. Portate rispetto a circa 15 milioni di cittadini che sono andati a votare. Portate rispetto agli oltre 12 milioni che hanno votato sì a maggiori tutele nel mondo del lavoro. Parliamo di oltre 12 milioni di cittadini che, al di là dei colori politici, chiedono più tutele contro licenziamenti, precariato e incidenti sul lavoro. Noi saremo sempre dalla loro parte, dalla parte giusta. E porteremo avanti la battaglia per loro in Parlamento". Così il presidente M5S Giuseppe Conte sui social.
Ore 18.10 - Referendum: Conte, strumento va rivisto abbassando quorum
"Credo che lo strumento del referendum vada rivisto nelle modalità e nei paletti, abbassando il quorum in un Paese che affoga nell’astensione: bisogna premiare la partecipazione, la scelta. Soprattutto in un contesto in cui poteri con gran parte dell’informazione in mano inquinano le acque, in cui pochissimi decidono per tutti, in cui molti italiani non hanno quasi mai sentito parlare di questo referendum per mesi".
Ore 17.29 - Landini: “Lasciare? Non ci penso neanche lontanamente”
“Non ci penso neanche lontanamente, non credo sia oggetto di discussione. Sono abituati" i politici "a lavorare in un certo modo, in Cgil è sempre una discussione collettiva, come è stato il lavoro di questi mesi, non c'è uno che sceglie per gli altri". Così il segretario Cgil Maurizio Landini in conferenza stampa rispondendo a una domanda sulla possibilità di dimettersi dopo il mancato raggiungimento del quorum. "Naturalmente dovremo fare un approfondimento nei prossimi giorni per capire ma chi nonostante tutto quello che è avvenuto, nonostante la disinformazione, ha investito su di noi e noi abbiamo la responsabilità di dare voce a chi è andato a votare e continuare una battaglia per il futuro del Paese", aggiunge
Ore 17.17 - Durigon: "Landini si dimetta"
"Mi sembra evidente che il risultato tanto sperato da Landini non sia stato centrato. Gli italiani hanno ben capito che si trattava di un referendum puramente ideologico, proprio come noi abbiamo sempre sostenuto. Mi auguro che il segretario della Cgil seguira' l'esempio di Renzi quando lascio' la guida del Governo dopo la vittoria del 'no' al referendum costituzionale. Landini si assuma le proprie responsabilita', si dimetta". Lo dichiara il vicesegretario della Lega Claudio Durigon.
Ore 16.55 - Landini: “L’obiettivo era il quorum, chiaro che non è stato raggiunto”
"Il nostro l'obiettivo era raggiungere il quorum, è chiaro che non lo abbiamo raggiunto. Oggi non è una giornata di vittoria. Contemporaneamente gli ultimi dati ci dicono che sono oltre 14 milioni le persone che hanno votato nel nostro paese cui si aggiungeranno gli italiani all'estero: un numero importante, un numero di partenza. I problemi che abbiamo posto con i referendum rimangono sul tavolo". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in conferenza stampa dopo la chiusura dei seggi, nella sede del Comitato promotore per i referendum sul lavoro, dove ha atteso i risultati insieme al resto della segreteria confederale.
Ore 16.47 - La Russa: “Ho votato no su morti sul lavoro. A loro ci inchiniamo”
“Solo per eccesso di opportunità istituzionale sono andato a votare e ho votato per un solo referendum: quello sugli incidenti sul lavoro. Si tratta di un tema che considero molto delicato ed è sbagliato affrontarlo in un referendum: riguarda la vita e la morte di tanti lavoratori a cui dobbiamo inchinarci con rispetto" e non affrontare il tema "con un referendum", fa sapere il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in collegamento con lo speciale de La7.
Ore 16.27 - Referendum, Tajani: “Bisogna cambiare la legge sui referendum”
"Forse bisogna cambiare la legge sui referendum, servono probabilmente più firme, anche perché abbiamo speso tantissimi soldi per esempio per portare centinaia di migliaia, milioni di schede per gli italiani all'estero che sono tornate bianche". Lo ha detto il vicepremier e il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg1. Poi per quanto riguarda le valutazioni di tipo politico, innanzitutto lo strumento del referendum per avviare iniziative politiche non si è risolto positivamente", ha affermato.
Ore 16.25 - A Matera quorum superato: affluenza al 53,3%
A Matera - dove si è votato anche per il ballottaggio tra Roberto Cifarelli (centrosinistra) e Antonio Nicoletti (centrodestra) - il quorum per il referendum è stato superato. Nella città dei Sassi l'affluenza definitiva è stata del 53,3%.
Ore 16.10 - Donzelli: "Hanno tentato la spallata e si sono slogati la spalla"
"Hanno tentato una spallata al governo Meloni e per l'ennesima volta si sono slogati la spalla. Perché di questo si tratta. La spallata non è riuscita, nonostante tentativi anche molto sgradevoli. Hanno sciacallato sui bambini morti a Gaza e durante la manifestazione in pieno silenzio elettorale hanno fatto appello al voto. Hanno provato a raccontare che chi legittimamente sceglieva di non andare a votare era contro la democrazia". Così Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fdi, commenta l'esito del referendum ai microfoni dello speciale Tg1.
Ore 16.09 - Con il 52% delle sezioni italiane esaminate, l'affluenza per il primo referendum è al 29,29%.
Ore 16.07 - Referendum: La Russa, da Schlein e altri aiuto ad astensione
"Schlein, Bonelli e i vari opinionisti schierati hanno fatto perdere non guadagnare punti all'affluenza. E forse non solo i miei perche' ho testimonianza di tanti che schifati dal loro "Dalli a La Russa" o peggio "Dalli alla Meloni" hanno deciso di rinunciare ad andare a votare. Contenti loro". Lo dichiara il presidente del Senato, Ignazio La Russa
Ore 15.58 - Referendum, FdI: “Volevano caduta Meloni, è caduto centrosinistra. Avete perso”
"L'unico vero obiettivo di questo referendum era far cadere il Governo Meloni. Alla fine, però, sono stati gli italiani a far cadere voi". E' quanto si legge sui profili social di Fratelli d'Italia, accanto a una fotografia dei leader di Pd, M5s, Avs e Più Europa con la scritta a caratteri cubitali "Avete Perso", a proposito del mancato quorum al referendum.
Ore 15.48 - Referendum, Sardone (Lega): sconfitta devastante per Schlein-Landini-Conte
"Risultato dell'affluenza per i referendum lontanissimo dai desideri della sinistra e della Cgil. devastante sconfitta per Schlein, Landini, Conte e compagni. Altro che avviso di sfratto, gli italiani hanno evitato, giustamente, di ascoltarli!". Lo scrive la vicesegretaria della Lega Silvia Sardone su facebook.
Ore 15.24 - Fazzolari: "Il governo ne esce rafforzato"
"Le opposizioni hanno voluto trasformare i 5 referendum in un referendum sul governo Meloni. Il responso appare molto chiaro: il governo ne esce ulteriormente rafforzato e la sinistra ulteriormente indebolita". Lo dice Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per l'attuazione del programma di governo, intercettato dai giornalisti fuori da palazzo Chigi.
Ore 15.15 - Referendum, primo dato parziale sull’affluenza: 27,3%
Il primo dato parziale sull’affluenza dei referendum a urne chiuse è del 27,3%
Ore 15.10 - Alle 15 si sono chiuse le urne per i Referendum e i ballottaggi. E ora comincia lo spoglio delle schede. A breve si attendono i dati sull'affluenza di oggi.
Ore 15.00 - Rampelli: "Tante le cause della disfatta referendaria"
"I segnali che vengono indirizzati dai cittadini nella catastrofe dei risultati referendari sono molteplici: il Governo Meloni non si tocca, lasciatelo lavorare in pace; il mercato del lavoro sta funzionando visto il record positivo di occupati e negativo di disoccupati, con tanto di decimazione del precariato; in Italia le 200mila naturalizzazioni di cittadini stranieri ogni anno dimostrano che la legge in vigore sulla cittadinanza funziona e semmai occorre accentuarne la scelta consapevole piuttosto che agevolarne il possesso per convenienza e non per convinzione. Infine occorre constatare che lo strumento referendario sta perdendo nel tempo la sua natura terza e si sta prestando a strumentalizzazioni politiche, anzi partitiche, che ne mortificano l'alto valore democratico". È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.
Ore 14.32 - Cgil, aperta sede del comitato. Nel pomeriggio intervento di Landini
È aperta la sede del comitato promotore per i referendum sul lavoro, in via dei Frentani 4 a Roma, per seguire in diretta i risultati dei referendum. Iscritti, giornalisti e tutti i membri del comitato promotore dei referendum sul lavoro dalle ore 11 si stanno ritrovando nella sede, al Centro Congressi Frentani. Nel pomeriggio, dopo la chiusura dei seggi fissata alle ore 15, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini terrà una conferenza stampa.
Ore 14.01 - Fedriga: "I cittadini hanno scelto l'astensione"
"I cittadini avevano tre scelte: votare sì, votare no, astenersi. Una scelta, quest'ultima che ho visto è stata quasi criminalizzata dalla sinistra. Questo è
qualcosa di assurdo, perché in altri referendum la stessa sinistra ha detto di astenersi, e legittimamente lo aveva fatto, non si capisce perché oggi, invece, sembra antidemocratico chi legittimamente decide di astenersi. Nei referendum l'astensione è un'opzione. Un'opzione che evidentemente la maggioranza dei cittadini sta utilizzando". Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga a margine di un incontro pubblico. Alla domanda dei giornalisti se ritiene un flop il referendum, ha risposto "aspettiamo la fine".
Ore 14.00 - Salvini: "Oggi il popolo boccia la sinistra sulla cittadinanza, non è un regalo"
"Oggi in Italia la sinistra porta al voto un referendum per dimezzare gli anni per avere la cittadinanza italiana: verranno bocciati, il popolo non li voterà. La cittadinanza in Italia e in Francia non è un regalo, e per la Lega e i Patrioti bisogna semmai avere regole ancora più severe per diventare cittadini delle nostre nazioni: non basta qualche anno di residenza, occorre dimostrare di conoscere, rispettare e amare la storia, la cultura e legge del Paese che ti ospita, in Italia come in Francia, altrimenti tutti a casa". Così il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, intervenendo a Fontainebleau (in Francia) al summit dei Patrioti.
Ore 13.45 - Youtrend, alle 23 niente quorum in nessun comune
Secondo l'analisi dei sondaggi politici YouTrend, e stando agli ultimi dati disponibili ieri sera sull'affluenza ai referendum, "in nessun comune italiano è stato raggiunto il quorum". Inoltre l'affluenza risulta stabile su tutti i 5 quesiti e la maggior parte degli elettori ha scelto di ritirare tutte le schede. Una tendenza - ricorda Youtrend - già evidente nelle rilevazioni delle 12 e delle 19, e costante ieri fino alla chiusura dei seggi.