La notizia non sarebbe dovuta uscire. È prematura. Però adesso all’interessato non resta che confermarla a mezza bocca. «Sarei un sottosegretario tecnico, per le minoranze linguistiche. Con l’obiettivo di portare avanti la riforma dell’autonomia dell’Alto Adige, fare un po’ di chiarezza dopo gli interventi fatti nel 2001, che ci hanno tolto delle cose». A parlare è Roland Griessmair, ex sindaco di Brunico, ma soprattutto esponente del Sudtirolen Volkspartei, la formazione politica che fa il pieno di voti nella comunità di lingua tedesca della provincia autonoma di Bolzano. La richiesta sarebbe arrivata dal ministro degli Affari Regionali, il leghista Roberto Calderoli, ma naturalmente, qualora avvenisse, l’entrata sarebbe concordata con tutta la maggioranza. Il fatto sarebbe epocale. Mai la Sudtirolen ha fatto parte di un governo della Repubblica. Non solo, il partito della Stella Alpina, dal suo simbolo, storicamente è sempre stato più vicino al centrosinistra che al centrodestra. Non a caso in quei seggi dolomitici, considerati sicuri, spesso le forze progressiste hanno candidato gli esponenti a cui tenevano di più.
CAMBIA IL VENTO
La situazione adesso è molto più fluida in quel lembo d’Italia. Da un mese a Bolzano c’è un sindaco sostenuto da Fratelli d’Italia e Lega, Claudio Corrarati, che ha sconfitto la sinistra. L’Svp non ha dato indicazioni di voto al ballottaggio, ma il vicesindaco è suo, Stephan Konder, lo stesso che assisteva anche il precedente primo cittadino, che però era di sinistra. La Stella Alpina è al governo anche in Provincia, sempre a guida centrodestra. Si è spostato un asse? Vietato emettere sentenze definitive. In Alto Adige l’Svp è un po’ come la Democrazia Cristiana, ma si comporta come i socialisti. Sta con chi governa, nell’interesse della comunità.
Certo non si può negare che vent’anni fa Alleanza Nazionale - e prima ancora il Movimento Sociale Italiano - era il nemico numero uno più che un rivale politico per la comunità di lingua tedesca. A testimonianza che tanta acqua è passata sotto i ponti. Se ne è avuta prova anche nella recente polemica legata a Katharina Zeller, la prima cittadina di Merano che ha rifiutato di indossare la fascia tricolore. Fratelli d’Italia ha chiuso il caso rapidamente, attaccando la sinistra più che la sindaca. Segno che il dialogo con la comunità tedesca è più vivo che mai e che si sta tentando di impostare un percorso comune.
Calderoli ribalta il referendum: "Basta con la raccolta firme digitale"
"La raccolta digitale delle firme? Abroghiamola". Il leghista Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regio...È vero tuttavia che nell’Svp convivono diverse anime, quella più tradizionale e sociale, e quella più pratica, votata ai temi economici, della quale Griessmair fa parte. Per questo la cosa può saltare. L’ex sindaco ha governato in Val Pusteria, la parte più ricca e turistica dell’Alto Adige, in maniera eccellente e tenendosi sempre alla giusta distanza dalle beghe interne al partito. Però quanto il suo sarebbe un incarico puramente tecnico e quanto invece una sorta anche di mandato in rappresentanza dell’Svp è ancora da definire.
IL CERCHIO SI ALLARGA
Una cosa è innegabile. L’approdo al governo di Griessmair, in ottimi rapporti con il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, avverrebbe dopo quello del segretario della Cisl, Luigi Sbarra, divenuto sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Recentemente ci sono stati altri due fatti politici: il passaggio a Fdi di Naike Gruppioni, deputata eletta con Italia Viva e la nomina di Stefano Caldoro, già governatore forzista della Campania e ora presidente del Nuovo Partito Socialista, a consigliere della Presidenza per le Relazioni Sociali. Sono i segnali di un allargamento progressivo e costante della maggioranza e di un coinvolgimento sempre più vasto di personalità che non riferibile alla stretta cerchia dei Fratelli d’Italia della prima ora. Una risposta a chi, nel criticare il governo, ha spesso chiesto un ampliamento della cosiddetta classe dirigente.