Villa Pamphili, Sangiuliano: "I fatti mi stanno dando ragione"

venerdì 20 giugno 2025
Villa Pamphili, Sangiuliano: "I fatti mi stanno dando ragione"
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"Ho denunciato con forza lo scandalo delle ruberie nel mondo del cinema. Ho cambiato il sistema trovando gigantesche resistenze da parte di una lobby tanto potente quanto corrotta che me l’ha fatta pagare": lo sfogo è dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha commentato così il caso del film mai girato di Francis Kaufmann, che in passato si faceva chiamare Rexal Ford, protagonista del giallo di Villa Phampili. Lì nei giorni scorsi sono stati trovati i corpi di una mamma e di sua figlia e in poco tempo gli investigatori sono risaliti a Kaufmann, che ha detto di essere il padre della bambina.

Stando a quanto trapelato, l'uomo - fantomatico regista americano - ha ottenuto dal ministero della Cultura italiano oltre 800mila euro di tax credit per un film da lui diretto, che però alla fine non è mai stato fatto. "Nella tragicità di quanto avvenuto, perché il mio pensiero va alle vittime, i fatti mi stanno dando ragione", ha detto all’Adnkronos l’ex ministro. Che poi ha sollevato dei dubbi sul mondo del cinema in generale. "Decine di film finanziati e mai usciti, altri costati milioni di euro con ridicole presenze di spettatori in sala, registi e attori strapagati per flop enormi, un meccanismo perverso – ha proseguito Sangiuliano –. Il cinema è fra le più rilevanti espressioni di arte, la più moderna e vicina alla gente, che merita certamente attenzione e cura. Per questo non merita di essere terreno per predatori, di gente che si è arricchita con un grande spreco di risorse pubbliche".

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A commentare il caso anche il deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in Commissione Cultura, Alessandro Amorese: "La tragica vicenda di Villa Pamphili ha consentito di rivelare ulteriori leggerezze e sprechi nei finanziamenti al cinema, dato che indirettamente ne ha beneficiato anche un indagato per duplice omicidio. È sempre più necessario riformare il sistema, come ha iniziato a fare il ministro Sangiuliano e sta proseguendo il ministro Giuli, per far sì che i soldi del tax credit non vadano a film ‘fantasma’ o ‘invisibili’, come se fosse un ricco ‘reddito di sistema’ per privilegiati".

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