Elly Schlein, un flop rovinoso: quante copie ha venduto il suo libro

di Fabio Rubinimartedì 1 luglio 2025
Elly Schlein, un flop rovinoso: quante copie ha venduto il suo libro

3' di lettura

Urne vuote (quelle dei referendum), scaffali (delle librerie) deserti. Non è un gran momento per Elly Schlein. La leader dem, che dopo le consultazioni dello scorso giugno ha visto calare il Pd nelle intenzioni di voto degli italiani e aumentare chi all’interno del partito la vorrebbe giubilare, non ha avuto miglior fortuna in libreria. A dieci mesi dall’uscita de L’imprevista (Feltrinelli editore), il libro a metà tra l’autobiografia e il manifesto politico scritto con la giornalista Susanna Turco, del volume si sono perse le tracce.

Il dato è stato svelato da un’inchiesta de Il Post partita dalla notizia che il libro della premier Meloni, Io sono Giorgia, è stato appena tradotto in inglese e messo in vendita negli Stati Uniti d’America, con tanto di prefazione di Donald Trump jr. Una circostanza che ha dato il là per un’approfondita analisi sui dati di vendita dei competitors della premier. È da qui che si è scoperto che l’opera seconda della segretaria Pd non ha venduto nemmeno 5mila copie, la soglia sotto la quale un volume del genere può tranquillamente definirsi un flop editoriale. La performance assai deludente ha fatto sprofondare L’imprevista, ben oltre la Top 100 della classifica dei libri più venduti dalla Feltrinelli. Addirittura in quella dei best seller di Amazon la posizione occupata dal volume è la numero 38.688.

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NIENTE SORPRESE
Per la verità i dati che vi abbiamo appena rivelato non costituiscono proprio una sorpresa. Già un anno fa, quando era uscito, il libro della segretaria dem non aveva infuocato gli scaffali. Dopo solo una settimana dalla sua uscita il titolo aveva fatto perdere le sue tracce nelle classifiche di settore. Da li in avanti è stato un lento, ma costante declino. Un po’ come l’opposizione in Italia che battaglia dopo battaglia, invece di accorciare le distanze dalla maggioranza, s’allontana.
L’imprevista è andato anche molto peggio rispetto all’opera prima di Elly, che quando non aveva ancora scalato il partito, aveva dato alle stampe il volume La nostra parte che aveva sfiorato le 10mila copie vendute, praticamente il doppio.

Con una battuta fin troppo facile e un filo scontata, verrebbe da dire che in libreria, i lettori di Elly, non li hanno proprio visti arrivare. Restando nel campo largo il leader di vendite è senza dubbio Matteo Renzi. L’ex premier è piuttosto prolifico - ha superato la decina di volumi scritti - Avanti e Un’altra strada avevano venduto circa 40mila copie, ma il botto l’ha fatto con Il mostro che, forse anche per qualche assonanza con le vicende giudiziarie del Cavaliere, ha convinto anche qualche elettore di centrodestra a comprare una delle oltre 50mila cipie vendute. Non ancora giudicabile l’ultimo nato in casa Renzi, L’influencer, che comunque nelle prime tre settimane in libreria aveva superato le 15mila copie. Restando a sinistra Carlo Calenda col suo La libertà che non libera si è attestato attorno alle 13mila copie.

In questa classifica vanno decisamente meglio gli autori di centrodestra. L’opera prima della Meloni, Io sono Giorgia ha superato le 170 mila copie vendute, tando da essere definito dagli addetti ai lavori «un’anomalia». Idem il secondo volume La versione di Giorgia, che ha superato le 100mila copie vendute. Il vice premier Matteo Salvini è autore di due libri Secondo Matteo e Controvento che hanno venduto 25mila e 21mila copie.

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IL MONDO AL CONTRARIO
Nel campo dell’editoria politica, però, il vero fenomeno editoriale - e non solo, viste le oltre 500mila preferenze incassate alle ultime Europee - è stato Il mondo al contrario del generale (oggi europarlamentare) Roberto Vannacci. Il volume, anche per le polemiche che ha suscitato, è diventato un vero e proprio caso editoriale: tra l’edizione autopubblicata dal generale e quella edita da Il Cerchio, il volume ha superato le 280 mila copie. Un successo che non è stato bissato dalla sua autobiografia Il coraggio vince, che si è fermata a circa 14mila copie.

Se Vannacci vince nelle vendite, Giorgia Meloni si rifà con le edizioni straniere. La sua autobiografia, infatti, è stata tradotta e distribuita non solo come abbiamo già detto negli Usa, ma anche in Spagna (con la prefazione del leader di Vox Santiago Abascal), in Grecia e in Germania. Vannacci si “ferma” all’edizione spagnola e a quella tradotta in inglese e autopubblicata.

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