Ci mancava solo l’analisi di Ilaria Salis. Eccola. L’eurodeputata di Avs è intervenuta sull’indagine di Milano e da fiera occupatrice di immobili ha sentenziato: «Le manacce avide degli speculatori del mattone stanno strangolando la città. E lo sapevamo. Non è solo vicenda di corruzione, che pur dovrà essere accertata, è un sistema: è il capitalismo finanziario a cui è stata affidata la crescita di Milano».
Su X, dove la paladina di Bonelli e Fratoianni si esprime con molta più scioltezza rispetto a interviste e interventi in aula - chissà come mai - continua: «Quando il pubblico si piega agli interessi finanziari, quando l’obiettivo principale diventa attrarre ricchezza senza redistribuirla, quando si pensa al business ma non ai servizi, non si costruisce una città migliore. La si distrugge. Chi vive nella “Milano di sotto”, nei quartieri popolari e nelle periferie, lo sa bene. Le “classi pericolose”, cioè i poveri, vengono spinte sempre più ai margini o direttamente espulse». Al parlamento europeo, l’altro giorno, è tornata a dire che occupare abusivamente è l’unica soluzione.