Vincenzo De Luca, "non è chiuso niente": Campania, viene giù la sinistra

venerdì 25 luglio 2025
Vincenzo De Luca, "non è chiuso niente": Campania, viene giù la sinistra
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"Per quello che mi riguarda non è chiuso niente". Bastano poche parole a Vincenzo De Luca per far ripiombare nel panico il centrosinistra, già sconquassato dalle inchieste giudiziarie di Milano e Pesaro. E siccome politica e toghe vanno quasi sempre a braccetto, l'affondo del governatore uscente della Campania tiene vivo un altro fronte caldissimo in vista delle prossime elezioni in autunno.

Nello specifico, sembrava tutto fatto: Giuseppe Conte ed Elly Schlein avevano chiuso per la candidatura di Roberto Fico, ex presidente della Camera e grillino, come governatore della Campania proprio al posto di De Luca, reduce da due mandati e destinato a un ruolo più defilato (dietro alla promessa di una poltrona anche al figlio, il deputato dem Piero De Luca. Tutto in cambio di una "tregua armata" col Nazareno e la promessa dello Sceriffo di non correre con una propria lista autonoma che avrebbe tolto migliaia di preziosissimi voti al cosiddetto campo largo.

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"Le forze politiche possono chiudere tutto domani mattina, per me non c'è problema e mi limiterò a dire quello che penso. E cercherò di fare una operazione verità nei prossimi mesi, visto che vedo che c'è gente che parla anche senza averne titolo - spiega De Luca durante la sua consueta diretta social del venerdì -. C'è un detto a Napoli che riguarda le brave persone 'chiagne e fotte'". Per il governatore "c'è anche un'area vasta di opportunisti che continuano a nascondersi dietro le spalle di De Luca e non ha il coraggio di parlare. In questo caso i cittadini, gli esponenti politici sono chiamati a dire quello che pensano perché De Luca non fornirà più lo scudo protettivo a nessuno. Mi sono scocciato di fare da paravento da chi non ha il coraggio di dire quello che pensa".

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"Oggi - prosegue - si sta lavorando per approfondire il programma in Campania. Completato il lavoro si dovranno tirare le conseguenze. Io non posso decidere niente ma posso e devo esprimere le mie opinioni, con buona pace di molti. Siccome mi è capitato in qualche ultimo colloquio di cogliere qualche elemento di supponenza e di presunzione, c'è gente che non ha fatto nulla per 10 anni ma si sta scalmanando già per decidere tutto. Dal mio punto di vista non va bene. Ci vuole disponibilità da parte di tutto, umiltà e rispetto per chi ha sputato sangue per 10 anni ed ha costruito il consenso che dà la possibilità di vincere una campagna elettorale. Perché non ci sono altre risorse da spendere ma consenso che abbiamo conquistato con il lavoro. Quando sono stato eletto io il Pd a Napoli città era al 12% e io sono stato eletto con il 70% vuol dure che mi hanno votato da destra, sinistra e anche chi era senza partito", conclude. Un avvertimento chiaro e tondo soprattutto a Schlein e ai dirigenti del Nazareno.

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