Capezzone: "La Albanese si sacrifica con il Nobel. Ma la vera impresa è di Repubblica"

mercoledì 30 luglio 2025
Capezzone: "La Albanese si sacrifica con il Nobel. Ma la vera impresa è di Repubblica"
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La rassegna scorrettissima di Libero parte dai dazi: E' stata diffusa una nota interpretativa di Bruxelles sull'intesa Trump-Von der Leyen che però mostra su diversi punti tutt'altro che marginali una versione differente rispetto a quella degli Stati Uniti. 

"Morale - sottolinea Daniele Capezzone nella sua rubrica Occhio al caffè -: c'hai un accordo di principio da mettere per iscritto ma la primissima stesura delle due parti appare differente e ora si apre tutta la partita dei diversi settori merceologici".

Poi c'è la discussione politica, "che va tutta nella stessa direzione. Solari su Italia Oggi dice che è un nuovo cedimento, come quello di Chamberlain con Hitler. Sì, Trump come Hitler. C'è un doppio Romano Prodi sul messsaggero come editorialista e sulla Stampa come intervistato, che dice che l'Unione europea non ha usato tutta la sua potenza. Ci sono Aldo Cazzullo e Gianfranco Pasquino... Ci sarà qualche 'thatcheriano' che dica che l'Europa dovrebbe liberarsi dei suoi vincoli interni, metta in discussione il patto di stabilità e il Green deal? - chiede il direttore editoriale di Libero - No, è tutto un 'ci vuole più Europa'. E lo dice anche Giulio Tremonti e con una destra così la sinistra può fare il suo gioco e dire 'è colpa della Meloni', come fa Zingaretti sul Corriere della Sera".

In Gran Bretagna Keir Starmer "non ne fa una giusta e annuncia il riconoscimento dello Stato di Palestina, esercitando una pressione solo su Israele e non su Hamas. E in Italia si fa portavoce di questa posizione Francesca Albanese, che parla sempre di genocidio ma non cita mai Hamas. Ha detto anche di essere pronta al Premio Nobel e alla discesa in campo in politica". Antisemitismo in Italia: "Capolavoro di Repubblica, che riesce a intervistare Luca Casarini che dice: non si aggrediscono le persone perché così si fa un favore a Netanyahu".

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