Gli intellò immalinconiti della gauche italiana se ne faranno una ragione, prima o poi: il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, è un modello da seguire oltre i confini nazionali. L’ultimo a inchinarsi davanti ai risultati del premier è stato il Telegraph, il grande quotidiano britannico conservatore, che lo scorso 14 agosto ha titolato in questo modo: “Even Italy is richer than Starmer’s socialist Britain”. Tradotto: l’Italia, che per anni è stata descritta come “il malato d’Europa”, ora, proprio grazie alle politiche di Meloni, se la passa molto meglio della Gran Bretagna governata dai laburisti. Altro che “incubo sovranista”.
«Non solo gli italiani godono di cibo migliore, clima più mite e dolce vita, ma ora sono anche più ricchi di noi» scrive il Telegraph, prendendo atto del “sorpasso” italiano. E ancora: «Secondo la Banca Mondiale, tenendo conto del costo della vita, il Pil pro capite dell’Italia ha superato quello della Gran Bretagna per la prima volta in questo secolo». Le sinistre di ogni latitudine profetizzavano disastri, spread alle stelle, isolamento internazionale, e invece, due anni dopo, devono arrendersi alla realtà: non soltanto l’Italia non ha subito nulla di tutto ciò, ma è considerata ora tra i Paesi più dinamici d’Europa. I tagli alle tasse e l’approccio pragmatico del governo Meloni hanno reso il Paese certamente più competitivo, mentre Londra d’altro canto sprofonda nella melassa socialista del grigio Starmer.
Da Meloni a Starmer: chi vola a Washington con Zelensky
Donald Trump ha annunciato ai leader europei l’intenzione di organizzare un vertice trilaterale con Vladimir Putin...«Sotto la guida conservatrice e risoluta di Giorgia Meloni, l’Italia è ora tra i luoghi di residenza più ambiti in Europa, anche per i milionari in fuga dalle misure fiscali del governo laburista», afferma ancora il Telegraph. «La signora Meloni nutre una simpatia istintiva per le piccole imprese, i lavoratori autonomi e gli agricoltori che sono ancora la spina dorsale dell’economia italiana. Spera di ricreare il miracolo economico del dopoguerra, noto come il boom. Quel miracolo fu generato dalle politiche di libero mercato di Luigi Einaudi, con tassi di crescita annuali fino al 10%», aggiunge il quotidiano britannico. E così, mentre in Italia «il tenore di vita è in aumento», sottolinea sempre il Telegraph, «qui in Gran Bretagna è stagnante, in parte a causa dell’immigrazione di massa di lavoratori poco qualificati». In effetti, è da mesi che la stampa internazionale ha aperto gli occhi sul premier italiano: non è affatto quel “pericolo fascista” paventato da certi fogli progressisti, ma una leader liberal-conservatrice che si sta dimostrando solida e rassicurante, e per questo si è ritagliata un ruolo centrale anche nei dossier internazionali, a partire da quello ucraino, diventando l’interlocutrice privilegiata di chi conta veramente nella grande partita geopolitica mondiale, il presidente americano, Donald Trump.
Trump-Putin, Meloni: "Si apre spiraglio di pace in Ucraina"
“Si apre finalmente uno spiraglio per discutere di pace in Ucraina. L’Italia sta facendo la sua parte insiem...E dunque, mentre il mondo prende appunti sul “modello Meloni”, in Italia la sinistra, priva di idee, continua a criticare a prescindere. Se l’Italia oggi è attrattiva per investitori e osservatori, come constata l’articolo del Telegraph, è grazie alla leader di Fratelli d’Italia. Il vento è cambiato. Solo i salottini ammuffiti della gauche non se ne sono accorti.