Pina Picierno fa sobbalzare le poltrone del Partito Democratico. La vicepresidente del Parlamento europeo, infatti, ha elogiato su X l’operato del premier, Giorgia Meloni, nell’ultimo incontro a Washington con Donald Trump. La Picierno esalta il ruolo dell’Europa nella guerra Russia-Ucraina e scrive: “Chi aveva previsto o addirittura si era augurato che tutto potesse essere deciso, a spese dell’Ucraina, sulle sponde dell’Alaska da Putin e Trump, in queste ore è costretto a ricredersi. L’Europa sta impedendo una nuova Monaco e una nuova riedizione dei blocchi della guerra fredda”.
Picierno fa esplodere la bufera: "C'è chi vuol scegliere chi può restare nel Pd"
"È in corso una nuova campagna social e stampa che pretenderebbe di scegliere chi può restare nel Pd,...Quindi il fiore porto alla premier italiana: “Sono convinta che la presenza del nostro Paese nella coalizione dei volenterosi sia un’ottima notizia: rafforza il ruolo dell’Italia e attribuisce maggiore peso all’iniziativa. Quindi bene presidente Meloni, era ora. È presto per fare previsioni ma oggi siamo più fiduciosi sul futuro dell’Ucraina e sul destino del conflitto generato dall’aggressione del Cremlino”. Da sinistra provano a recuperare evidenziando il fuorionda del presidente del Consiglio con Trump, in cui dimostra di non gradire molto i giornalisti e dice: “Non voglio mai parlare con la mia stampa”. È uno scoglio nel mare di un vertice, quello alla Casa Bianca, in cui l’Italia ha fatto la sua parte. Sotto al post della Picierno, come riporta ilSecolo d'Italia, c’è un utente che la elogia, ma la mette anche in guardia: “Sei una persona onesta e perbene. Ci vuole coraggio… Sono preoccupato per te. Fai attenzione ai compagni del Pd. Vorranno la tua testa”. Un altro fa notare “l’assenza di qualsiasi contributo politico in questi giorni sul tema da parte della Schlein”. Un altro, poi, commenta: “Essere avversari politici non può significare opporsi per partito preso alle scelte che producono benefici alla comunità”. Un ultimo, infine, scrive semplicemente: “Grazie per l’onestà intellettuale”.