"A prevalere devono essere il benessere, la dignità, una prospettiva di futuro, non l’ebbrezza di potere delle classi dirigenti": il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha detto in un videomessaggio inviato al Forum Teha di Cernobbio. Con le sue parole il Capo dello Stato non solo ha difeso il progetto europeo, ma ha anche criticato alcune decisioni dell’amministrazione americana e delle aziende del Big Tech definite "nuove Compagnie delle Indie".
Mattarella, quindi, ha spiegato che le alternative fra conflitto e cooperazione, multilateralismo e volontà di potenza "sembrano ripresentarsi oggi", decenni dopo che l’Europa si è risollevata dal "deserto morale e materiale a cui il continente era stato ridotto dal nazifascismo". Di qui un avvertimento: "Non sono accettabili esitazioni. L’Unione europea è sempre stata un’area di pace e cooperazioni, determinando stabilità, crescita e fiducia".
Mattarella “La tutela dei lavoratori resta un’urgente necessità”
ROMA (ITALPRESS) – “Come ogni anno, si rinnovano ricordo e commozione per la tragedia di Marcinelle, in cui ...Soffermandosi sulla posizione dell'Europa, poi, ha aggiunto che l'Unione "non ha mai scatenato un conflitto o uno scontro commerciale, ha elevato gli standard di vita, la difesa del pianeta, ha perseguito l’eguaglianza di diritti fra popoli e Stati". A seguire anche una stoccata rivolta al presidente Usa Donald Trump: "Com’è possibile che su queste basi venga considerata un ostacolo, un avversario, se non un nemico?". E ancora: "Dobbiamo rispondere" a chi accusa l’Europa di "irrilevanza" e punta alla “regressione sugli obiettivi raggiunti".
Il presidente della Repubblica, inoltre, ha affrontato anche il tema delle Big Tech, parlando di "nuovo corporativismo globale" e di "impulso di dominio di impronta neo-imperialista, letale per il futuro dell’umanità". Infine, ha chiosato con un appello: "La cultura e la società civile europee devono sentirsi attori, non spettatori inermi e intimoriti. Non dobbiamo soccombere alla favola della superiorità dei regimi autocratici” che ci vogliono ridurre a “nemici, avversari, vassalli o clientes. Solo in un mondo fondato sul rispetto è possibile realizzare progresso" All’Unione europea serve "un salto in avanti verso l’unità".