Che cosa c’è di strano se una donna che ha dei figli dice che per lei fare la mamma è naturale? Nulla, in teoria. Ma se la mamma in questione è Giorgia Meloni salta la logica e pure il buon senso, salta tutto quello che vale per le altre donne e le altre mamme. Succede che la premier abbia deciso di fare un viaggio di due giorni a New York con sua figlia Ginevra per festeggiare il compleanno della piccola. Che cosa c’è di strano? Nulla, in teoria. In pratica questo viaggetto, una parentesi piccola piccola ritagliata da un’agenda piena di impegni, per Italia Viva diventa un caso nazionale, una scandalosa evasione. L’ennesimo pretesto per attaccare la Meloni accusandola di aver usato voli di Stato per scopi personali con tanto di insinuazioni, illazioni, fino a precipitare nel baratro delle offese.
Palazzo Chigi ha smentito precisando che la premier è stata a New York «in veste privata con sua figlia Ginevra, che tra qualche giorno compie gli anni. Il viaggio era il regalo di compleanno per sua figlia. Entrambe hanno viaggiato con voli di linea all’andata e al ritorno, perché il presidente Meloni non ha mai utilizzato voli di Stato per ragioni private». Poteva finire qui. In un mondo normale sarebbe finita qui, con la smentita ufficiale. Ma siccome di mezzo c’è Giorgia Meloni questo viaggetto è diventato un nuovo capitolo di una storia infinita. Accade così ogni volta che la Meloni sceglie di fare la mamma, ogni volta che trascorre in pubblico del tempo con sua figlia. Quando portò la piccola in Cina, molti dell’opposizione si trasformarono in pedagogisti montessoriani e steineriani: «Ma è opportuno portare una bimba in un viaggio così lungo?», si domandavano.
Poi la premier volò in Canada e, tra una riunione e l’altra, postò la foto di abbraccio con Ginevra: «La mia forza più grande e sempre», scrisse. Naturale, per una mamma gioire del tempo trascorso con la propria figlia. Ma anche questa trasferta non andava bene perché la Meloni può lavorare con la figlia mentre le altre donne no... i montessoriani di cui sopra pensavano fosse più giusto lasciare la piccola con la tata.
Meloni, la balla sul volo di Stato spalanca una fogna di insulti
L'attacco pretestuoso di Enrico Borghi a Giorgia Meloni non è passato inosservato. Per comprendere le dimensi...«Per due giorni ho scelto di fare ciò che considero il mio ruolo più bello e naturale: essere madre. Ho regalato a mia figlia un fine settimana insieme all’estero per il suo compleanno, viaggiando con voli di linea, come qualunque altra persona e come è normale che sia», ha scritto Meloni a proposito del viaggio. Non potendo più attaccarla per il volo di Stato, ecco che i Cinquestelle si attaccano alle parole dette, a quelle non dette e perfino a quelle sottintese.
Alla deputata pentastellata Gilda Sportiello, sempre attenta ai temi della maternità, prima parlamentare a portare il figlio neonato in aula a Montecitorio due anni fa, non va bene la parola “naturale”. «Nella nota di Palazzo Chigi, per raccontare quanto accaduto, si sottolinea il fatto che Meloni si è dedicata al suo ruolo naturale di madre. La parola naturale spiega Sportiello - non è scelta a caso, ma sottolinea quella che è la considerazione e l'ideologia che sottintende e quello che pensa questo governo e la presidente Meloni delle donne». Governo che, aggiunge la deputata «rimanda alla maternità non come scelta ma come ruolo naturale. Mi chiedo: per chi non sceglie e per chi non può percorrere questa strada le altre donne cosa sarebbero? Donne non naturali? È una vergogna. Meloni sottolinea così che il destino della maternità è ineluttabile». Alla deputata è sfuggito che nel post la Meloni scrive testualmente: «Quello che considero il mio ruolo più bello e naturale: essere madre», parla di sé e non di tutte le donne. «Il mio ruolo» dice la Meloni. Non sottintende nessuna ineluttabilità della maternità, non si riferisce alle donne tout court ma alla sua decisione di essere madre. «Avrebbe potuto scegliere altre parole, dire “ho voluto” oppure “ho scelto”, o “era una priorità” in quel momento. Invece ha detto naturale», ha aggiunto la Sportiello con il ditino puntato e la matita rossa per sottolineare l’errore gravissimo.
Una mamma che attacca un’altra mamma perché sceglie di trascorrere qualche giorno con la propria bimba e dice che essere madre è il suo ruolo naturale, ecco che cosa è davvero innaturale.