Giorgia Meloni e il post horror degli studenti di sinistra su Kirk: "Nessuno dirà nulla, lo faccio io"

di Claudio Brigliadorigiovedì 11 settembre 2025
Giorgia Meloni e il post horror degli studenti di sinistra su Kirk: "Nessuno dirà nulla, lo faccio io"

(X Giorgia Meloni)

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"A buon intenditor poche parole. Oggi è un giorno meno buio". E la foto di Charlie Kirk in bianco e nero, capovolta, sormontata da un "-1" in rosso, lo stesso colore del sangue che gli è sgorgato dal collo dopo che un uomo, probabilmente un giovane "in età universitaria" gli ha sparato un colpo di fucile a distanza uccidendolo sul colpo. Il 31enne stava intervenendo a uno dei suoi tanti incontri nei campus americani, stavolta alla Utah Valley University, e la sua colpa semplicemente era di essere conservatore.

Di più, un trumpiano, esponente della corrente Maga, fondatore della Turning Point Usa che nel giro di pochi anni è diventata forse l'organizzazione politica anti-woke e anti-liberal più influente d'America. Un "martire per la libertà e la democrazia", è stato salutato così dallo stesso presidente americano Donald Trump, mentre mezzo mondo di sinistra esultava vergognosamente per la sua morte.

Tra le pagine più agghiaccianti il post descritto qui sopra, pubblicato sui social da Osa Nazionale (sigla che sta per Opposizione studentesca d'alternativa) e Cambiare Rotta, due movimenti studenteschi ben noti nelle piazze italiane per le manifestazioni anti-governo. 

A condividere quel post, in maniera ovviamente critica, è Giorgia Meloni. "Questi sono i sedicenti antifascisti - scrive la premier sulla propria pagina X -. Questo è il clima, ormai, anche in Italia. Nessuno dirà nulla, e allora lo faccio io. Non ci facciamo intimidire". 

La velata minaccia degli studenti di estrema sinistra (quel "a buon intenditor poche parole") è infatti qualcosa in più di un commento a quanto sta accadendo ormai da mesi negli Stati Uniti, con gli esponenti di destra Trump per primo, scampato per miracolo a un attentato la scorsa estate in piena campagna elettorale). Sembra piuttosto una dichiarazione d'intenti, una dichiarazione di guerra. E gli stessi commenti degli intellettuali progressisti, da Alan Friedman a Piergiorgio Odifreddi e Roberto Saviano, tutti molto freddi sulla tragedia di Kirk se non addirittura equivoci, lasciano intendere quanto sia diffuso quel "clima" di cui parla Meloni. Un clima d'odio e di violenza che no, non è solo un problema americano.