Nel giorno del suo arrivo sul palco a Pontida, nel primo giorno della kermesse, quello dedicato alla Lega Giovani, il generale Roberto Vannacci concede un’intervista a Repubblica, un colloquio in cui ha spiegato con quale spirito affronterà l'appuntamento sul “sacro prato” leghista. Una giornata carica di attesa, con uno sguardo rivolto al futuro. Al fianco di Vannacci avrebbe dovuto esserci anche Matteo Salvini, ma il segretario è stato costretto al forfait per controlli medici (Salvini ha comunque assicurato la sua presenza nella giornata di domani, la principale e conclusiva)
Da par suo, Vannacci premette: "No, sono tranquillo, sarà che per me in realtà è la seconda volta, c'ero stato anche un anno fa. E poi le confesso che, al momento, sono stanchissimo, questo giro elettorale ha delle tappe massacranti, pensi che nelle Marche sono andato avanti fino alle due di notte e oggi in Toscana devo ancora fare altri due eventi", ha rimarcato il generale quando gli chiedevano che tipo di emozioni provasse in questo momento.
Vannacci, oggi vicesegretario della Lega, ha aggiunto di non avere un discorso scritto per i giovani militanti: "Le confesso che non ho un calepino con gli appunti, non mi sono preparato un discorsetto. Andrò a braccio seguendo l'ispirazione e l'atmosfera del momento".
Roberto Vannacci fa impazzire la sinistra: "Io come Kirk? Gestisco il rischio"
"Dare del fascista a chi non si inquadra nel pensiero unico è tipico della sinistra. A me danno del fascista...E nell'intervista si parla anche di Charlie Kirk, l'attivista Maga brutalmente assassinato negli States, la cui memoria sarà onorata anche sul palco di Pontida. "Come sa, io sono sempre stato un fautore della massima libertà di espressione e non ho cambiato idea. Io di certo non mi scaglio contro chi critica Kirk, anche se post-mortem: non penso sia giusto tappare la bocca a qualcuno solo perché non è d'accordo con quello che Kirk esprimeva", ha spiegato Vannacci.
E ancora: "Ripeto, si può contestare tutto. Purché le critiche siano civili e, soprattutto, siano basate su fatti reali e non su frasi che Kirk può aver detto o non detto, ma comunque decontestualizzate e prese un pezzo qua e uno là per farlo apparire come non era. Lo fanno anche con me", ha concluso Roberto Vannacci.