Non sono bastati 60 agenti feriti a Milano, non sono bastate le immagini della stazione centrale devastata, nemmeno le immagini degli incappucciati che sfondano a sassate le vetrate. Da Bonelli e Fratoianni nemmeno una parola di condanna, anzi, rilanciano: "Oggi una grande mobilitazione ha attraversato l'Italia: contro il genocidio del popolo palestinese, contro la deportazione, la pulizia etnica e i crimini di guerra e contro l'umanità del Governo Nethanyau. Piazze enormi per ricordare al nostro Governo che l'inazione e l'ipocrisia equivalgono a complicità di fronte al buco nero dell'umanità di Gaza. Noi stiamo con chi oggi ha scioperato per ricordare che siamo umani e che vogliamo giustizia contro chi uccide donne, bambini e civili inermi", affermano.
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Quello che sta accadendo a Milano - così come in altre città italiane - non è nulla di riconducibil..."Noi stiamo con chi si indigna e non si rassegna - proseguono i due esponenti di Avs - e a chi, come la presidente del consiglio Meloni e il ministro Tajani accusano di violenza chi oggi si è mobilitato nel Paese ripetendo la storiella di un governo in prima linea per la Pace, vogliamo ricordare che un po di decenza e dignità consiglierebbe di tacere fino a quando anche il nostro Paese non riconoscerà lo Stato di Palestina, non revocherà l'accordo militare con Israele, chiederà sanzioni contro il governo criminale di Nethanyahu e la sospensione del trattato di associazione UE Israele. Ad oggi nessun atto concreto è stato messo in atto se non quello, vergognoso, di confermare il protocollo di cooperazione militare con Israele. Noi continueremo in Parlamento e nel Paese - concludono - a batterci al fianco della maggioranza delle cittadine e dei cittadini italiani. Dalla parte giusta della Storia". Insomma la solita propaganda. Davanti alla devastazione di Milano, Bonellei e Fratoianni si voltano dall'altra parte?