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Fatto Quotidiano, Todde-Marche? Trova le differenze: sconcerto e risate

di Claudio Brigliadorimartedì 30 settembre 2025
Fatto Quotidiano, Todde-Marche? Trova le differenze: sconcerto e risate

(LaPresse)

2' di lettura

Trova le differenze in prima pagina sul Fatto quotidiano: martedì 28 febbraio 2024, "Aria nuova in Sardegna. Todde azzoppa le destre" per celebrare la vittoria del campo largo alle regionali in Sardegna, con titolone e grande fotomontaggio della neo-governatrice Alessandra Todde, grillina, circondata dal leader del M5s Giusepppe Conte alla sua destra e la segretaria del Pd Elly Schlein alla sua sinistra.

La formula magica non si ripete però alle regionali delle Marche. E così oggi, martedì 30 settembre, Marco Travaglio infila la notizia del tracollo giallorosso in un più modesto e assai nascosto "cassettoncino", sempre in prima. Foto-Francobollo del vincitore, il governatore uscente Francesco Acquaroli del centrodestra, e titolo enigmatico: "Marche: vincono Acquaroli e astenuti, FdI sorpassa il Pd".

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(X Fatto quotidiano)

Ora, che il Fatto sia in pratica l'house organ non solo del Movimento, ma di Conte tout-court è roba arci-nota: questione di rapporti tra Travaglio e l'ex premier e di lettorato. E fin qui nulla da dire, ogni giornale sceglie la sua linea liberamente. Ma la coerenza non dovrebbe mai venire meno. 

Così fa specie vedere tra i vincitori gli "astenuti", una annotazione politica molto polemica che contribuisce a sminuire il successo del centrodestra. Vero, chi ha scelto di restare a casa e non andare alle urne nelle Marche è stato un elettore su due. Peccato che un anno e mezzo fa, in Sardegna, l'astensione era stata di poco più bassa, con il 52,4% che aveva scelto di recarsi ai seggi. Eppure in quella circostanza nessuno in redazione né nell'ufficio di direzione del Fatto aveva pensato di farlo notare. 

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(X Fatto quotidiano)

Ah, per la cronaca, Fratelli d'Italia ha sì superato il Partito democratico, e questo è un dato significativo. Ancora più significative però le cifre del Movimento 5 Stelle, il vero sconfitto di questa tornata amministrativa: Conte si è visto dimezzare i consensi rispetto alle elezioni europee del 2024 (confronto improprio, ma calzante per elezioni regionali così calcate di valenza nazionale dallo stesso centrosinistra): oggi poco sopra il 5% e sotto i 30mila voti contro il 9,68% (per 63.637 suffragi) del 2024. Non solo, secondo una prima analisi dei flussi elettorali fornita da Opinio per Rai, addirittura il 13% di chi alle ultime regionali del 2020 sosteneva il candidato grillino in questa occasione ha invece votato per Acquaroli. Notevole, ma per il Fatto non merita nemmeno un accenno. Che strano.