Libero logo

Francesca Albanese, Francesco Giubilei: "Quella reazione è una offesa alla memoria"

di Costanza Cavallimartedì 7 ottobre 2025
Francesca Albanese, Francesco Giubilei: "Quella reazione è una offesa alla memoria"

(La7 In Onda)

2' di lettura

A pensare male, che dà sempre un punto di vista privilegiato, la scena di Francesca Albanese che prende su e abbandona lo studio televisivo non appena sente nominare Liliana Segre è antisemitismo. A pensar bene, si sarà trattato di disturbo esplosivo intermittente (più prosaicamente un attacco di rabbia) per il quale la Relatrice speciale Onu avrebbe bisogno di uno bravo.

Il detonatore è stato Francesco Giubilei, direttore scientifico della fondazione Alleanza Nazionale, che domenica, durante In Onda su La7, ha fatto suo il pensiero della senatrice a vita sopravvissuta all’Olocausto, e cioè che a Gaza non è in corso un genocidio (a meno che non esista il reato di “genocidio preterintenzionale” il che non lo renderebbe un genocidio). «Quello che è accaduto, oltre a essere offensivo verso i conduttori della trasmissione e verso il pubblico, è una mancanza di rispetto verso Segre e la sua storia. È un’offesa alla Memoria», dice Giubilei a Libero.

In Onda, è gelo: la Albanese se ne va, cosa è successo

Nella puntata del 5 ottobre di In Onda su La7, Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU per i Territori pal...

Albanese, inoltre, ha convintamente giustificato il suo comportamento: in un’intervista rilasciata a Fanpage.it ha dichiarato che «c’è un condizionamento emotivo che non la rende (Segre, ndr) lucida davanti a questa cosa». «Praticamente - commenta Giubilei - vuole insegnare che cos’è un genocidio a chi è sopravvissuta ad Auschwitz».

Francesca Albanese getta la maschera: "Perché ho lasciato lo studio"

Francesca Albanese, come vi abbiamo raccontato, ha abbandonato lo studio di In Onda all'improvviso ieri sera proprio...

La sinistra italiana ha avuto Segre come icona finché è servita. Adesso è passata ad Albanese? 
«È diventata l’icona del Partito democratico. Davvero vogliono mitizzare un soggetto intollerante, che non conosce le regole della convivenza civile, pericolosa nel dire e nell’agire? Fortunatamente ho ricevuto messaggi da parte di politici e giornalisti di sinistra che si dicono allucinati...».
Eppure, il Pd continua a criminalizzare Israele e a nazificare il popolo ebraico. Nonostante nei cortei si urlasse “uccidere un sionista non è reato” e si siano viste garrire bandiere di Hamas e di Hezbollah, i dem si sono consegnati alle piazze pro-Pal... 
«Non solo: in parlamento il Pd si è astenuto sul voto a sostegno del piano per la pace di Donald Trump, l’unica speranza in due anni di guerra e approvato da tutti, Paesi arabi e Autorità nazionale palestinese compresi».
Se ci fosse la sinistra al governo avremmo già riconosciuto uno Stato palestinese? 
«Certamente. Ma nemmeno noi siamo contrari per principio: pensiamo però che il riconoscimento della Palestina debba essere vincolato alla liberazione degli ostaggi, al disarmo e all’espulsione di Hamas da Gaza».
La violenza che abbiamo visto nelle nostre piazze nel fine settimana dove sarà diretta quando, se l’iniziativa americana dovesse avere successo, non esisterà più “il cattivo”? 
«È una questione cruciale. La rabbia da un lato è causata da una tempesta perfetta politica, ovvero la destra al governo negli Stati Uniti, in Israele, in Italia. Dall’altro stiamo assistendo a una saldatura tra i collettivi, i centri sociali, gli antagonisti e le baby gang composte dagli immigrati di seconda generazione, prevalentemente islamici. In Francia e in Inghilterra è già diventato un problema di ordine pubblico. Nel giro di dieci anni rischia di esserlo anche in Italia».

Michele Serra sconcertante, la critica ma... "Francesca Albanese è un autorità"

Serviva Francesca Albanese ad aprire gli occhi, forse, a Michele Serra. Anche se le imprese della signora non sembrano a...