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Ranucci, Giuseppe Conte in piazza. Chi spunta a sorpresa: saltano i piani "rossi"

martedì 21 ottobre 2025
Ranucci, Giuseppe Conte in piazza. Chi spunta a sorpresa: saltano i piani "rossi"

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"Non c'è nessun colore politico. Questa è la piazza di 'Viva la stampa libera', però permettetemi di ringraziare le delegazioni degli altri partiti, il Partito Democratico, Più Europa, Avs, che hanno aderito a questo invito e permettetemi di ringraziare tutti voi cittadini e le varie associazioni. Dico solo una cosa: per una stampa libera occorre una politica responsabile, le cose vanno insieme". Così Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, apre dal palco di piazza Santi Apostoli a Roma la manifestazione in solidarietà a Sigfrido Ranucci, il conduttore di Report vittima di un attentato che la scorsa settimana ha distrutto l'auto sua e della figlia davanti alla loro casa a Pomezia.

"Se la politica dev'essere responsabile le istituzioni devono fare in modo che i giornalisti possano svolgere il loro lavoro - aggiunge Conte -. Questo riguarda tutta la politica e tutte le istituzioni. Innanzitutto il partito della presidente del Consiglio dovrebbe ritirare una querela nei confronti di Ranucci. E così dovrebbero fare i singoli ministri. Io sono stato presidente del Consiglio e anche di fronte agli articoli più pesanti non ho mai querelato nessuno". 

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Nessun colore politico, sottolinea Conte, ma la manifestazione sembra soprattutto un attacco al governo. Ma, sorpresa, in piazza c'è anche una delegazione di Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni. Tra tanti colleghi delle opposizioni infatti si distinguono i capigruppo Lucio Malan e Galeazzo Bignami, insieme ai deputati Giovanni Donzelli e Augusta Montaruli. Una partecipazione che forse rovina i piani di Conte.

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"Una politica responsabile dovrebbe rispettare i giornalisti soprattutto nelle sedi istituzionali perché è lì che c'è la massima attenzione alla pubblica opinione - prosegue dal palco l'ex premier davanti alla "sua platea -. Una politica responsabile non può sventolare carote od offrire cognac. Una politica responsabile deve adottare subito una vera legge in Parlamento contro le liti temerarie meramente pretestuose, che son fatte per intimidire la libera stampa. Una politica responsabile deve subito adottare una legge di riforma per adeguare la nostra disciplina al regolamento europeo: riforma della Rai non più sotto il piede del governo. Non è che l'Europa la possiamo solo ascoltare quando ci chiede tagli al welfare e ci chiede più armi. E ancora una politica responsabile deve consentire alla commissione di Vigilanza sulla Rai di poter operare e non stare lì in paralisi da un anno".

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In piazza c'è anche Nicola Fratoianni, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra: "Questa manifestazione è importante in quanto manifestazione di solidarietà, ora però serve un salto di qualità da parte di chi oggi governa la Rai. Il governo recepisca fino in fondo la direttiva europea soprattutto sulle querele temerarie. Quando alle parole di contrizione e solidarietà, anche della maggioranza, non seguono atti concreti c'è da preoccuparsi. Questo è un Paese che scivola sempre più in basso nelle classifiche della libertà di stampa". 

Interviene in collegamento anche Milena Gabanelli, collega e amica di Ranucci: "A Report sono molto legata. I primi 10 anni abbiamo lavorato senza tutela legale a riprova della determinazione e della passione che aveva la redazione. Io ho avuto una causa da 137 milioni finita con il querelante che ha dovuto risarcire. Ma resta il fatto che tu come giornalista ti aspetti la protezione del tuo editore. Il nodo torna al servizio pubblico che non campa di pubblicità e quindi non corre il pericolo di contratti cancellati. Rischiare di essere gambizzati all'interno della tua azienda è particolarmente indigesta e ciò mi auguro che non avvenga".