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Il post di Bonaccini sui social è un caso: bufera-Pd

di Roberto Tortoravenerdì 24 ottobre 2025
Il post di Bonaccini sui social è un caso: bufera-Pd

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Nella grande saga della politica interna al Partito Democratico, il palco è pronto, le luci sono accese e lo spartito suona. Il protagonista è Stefano Bonaccini che si accorge di non essere stato invitato al convegno dei riformisti: e allora pubblica un “post al veleno” direttamente sui social, per segnalare che “io ho amministrato, loro parlano e basta”.  Perché questa esclusione? I riformisti dem, guidati da figure come Giorgio Gori, Filippo Sensi e Marianna Madia, si vedranno a Milano per un evento che si chiama “Crescere”.

E Bonaccini sbotta: “Non ne trovo uno o una, per strada, al bar, al supermercato, allo stadio, in stazione o all’aeroporto che mi fermi per chiedermi se sia poco o troppo riformista…”. Nel PD un leader regionale si sente lasciato sul marciapiede. Un quadro grottesco: da una parte chi “amministra” (Bonaccini), dall’altra chi “parla e basta” (i riformisti). E nel mezzo c’è la segretaria Elly Schlein, che probabilmente si chiede se “campo largo” significhi anche “campo affollato di correnti”. 

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Bonaccini ribadisce che se si vuole misurare il suo riformismo, “si guardi e si giudichi ciò che ho fatto mentre amministravo: a Campogalliano, a Modena o in Emilia-Romagna… la regione prima per crescita in Italia nell’ultimo decennio”. Il rimprovero, insomma, è secco: non basta parlarsi addosso, bisogna aver “fatto”. Frase che suona come un avviso: “occhio alle chiacchiere”. L’ennesima lite da corridoio, un “pallottoliere” al centro che serve per contare le correnti, un simbolo (un annaffiatoio) che simboleggia la "crescita" – “sì proprio così un innaffiatoio” dice la cronaca. E mentre Milano attende l’incontro, Bonaccini rilancia la sua sfida: “parlo poco, faccio molto”. Peccato che gli altri rispondano “parliamo… e basta?”. Saranno presenti all’incontro anche i senatori Filippo Sensi, Walter Verini, Graziano Delrio, Simona Malpezzi, oltre agli europarlamentari Pina Picierno e Giovanni Gori. Assenti, oltre a Bonaccini, il candidato in corsa per la Puglia, Antonio Decaro e i deputati Enzo Amendola e Simona Bonafè.

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