Riunione terminata. Matteo Salvini, a margine dell'incontro annunciato a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni dopo il "no" della Corte dei Conti al Ponte sullo Stretto, non si arrende. "La maggioranza - ha assicurato il ministro delle Infrastrutture - è compatta. Abbiamo appena finito una riunione con Meloni e Tajani, che mi hanno dato mandato di andare avanti sul percorso che vi ho appena illustrato. Ci tengo a dire a siciliani e calabresi, ma anche agli italiani tutti che andiamo avanti con il progetto e siamo convinti che i cantieri partiranno".
Poi la precisazione: "Nessuno scontro fra i poteri dello Stato, daremo tutte le informazioni che ci vengono richieste. Ci sto lavorando da tre anni, ci lavorerò per tre anni e due mesi. Poi gli ingegneri mi dicono che con sette anni l'Italia avrà un'opera unica al mondo e quindi va bene così". Insomma, il lavoro prosegue. Salvini ha annunciato che "lavoreremo per mettere in sicurezza tutti i fondi già stanziati. Noi aspettiamo che la Corte di Conti ci dica quali sono i suoi dubbi, siamo convinti di avere gli argomenti per fugare ogni tipo di dubbio e tornare in Consiglio dei Ministri. La Corte di Conti esaminerà tutte le nostre riflessioni, che sono convinto porteranno alla partenza dei lavori di un'opera che lascerà la traccia nei prossimi secoli, non nei prossimi anni".
Ponte sullo Stretto, Matteo Salvini: "La casta giudiziaria sta crollando. Non ci fermeranno"
"Questi signori non ci fermeranno. Questa è la casta giudiziaria che vede il crollo del suo potere e del suo...Non manca infine la frecciata alle toghe: "Non voglio pensare che qualcuno si vendichi contro siciliani e calabresi per una riforma approvata dal Parlamento. Non voglio pensare che sia così. Non penso che la Corte dei Conti ieri all'unanimità abbia bocciato il progetto. Non c'è 'La' Corte dei Conti: sono uomini e donne, ci sarà stato qualcuno pregiudizialmente ostile e ci sarà invece qualcuno che è a favore dello sviluppo del paese. Quindi se uno è progiudiziamente ostile perché non vuole il ponte, non gli piace il ponte non so che cosa farci. Conto che saremo convincenti". Nel frattempo il vicepremier è atteso in Cdm: "Informerò il Consiglio dei ministri, nella prima riunione utile, penso già settimana prossima, di qual è l'iter nel rispetto dei poteri di tutti e delle richieste di tutti, da Bruxelles alla Corte dei Conti, a chiunque altro. La domanda è il ponte serve sì o no? Noi contiamo di non dover fare nessuna forzatura e di approvare quello che la norma ci permette di approvare".




