Il cortocircuito della sinistra italiana e del Pd in particolare emerge con prepotenza nel giro di pochi minuti. La premier Giorgia Meloni interviene con un messaggio all'assemblea dell'Anci, l'associazione dei comuni italiani in corso a Bologna. Un "feudo rosso", la città e la stessa Anci, tradizionalmente guidata da amministratori progressisti.
I dem, da Elly Schlein a Sandra Zampa e al sindaco bolognese Virginio Merola padrone di casa, si scagliano contro la presidente del Consiglio accusandola di essere "scappata per nascondere i tagli agli enti locali nella manovra". Peccato che lo stesso presidente Anci Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli sostenuto dal Pd, abbia toni più che garbati nei confronti di Meloni, ringraziandola anzi per il lavoro insieme. Insomma, non una bella figura per Elly e compagni.
"L'Anci troverà sempre nel governo un interlocutore attento, nel merito dei problemi - premette Meloni nel suo messaggio -. E il governo non mancherà mai di riconoscere all'Anci il ruolo che gli è proprio, ovvero quello di cerniera istituzionale e di cinghia di trasmissione delle istanze dei comuni e dei sindaci". "Questo dialogo costante - aggiunge - ci ha permesso, in questi anni, di affrontare insieme numerose sfide e di raccogliere risultati significativi. A partire dalla legge di bilancio per il 2026, che per la prima volta dopo molti anni non prevede nuovi tagli per il comparto degli enti locali e, anzi, incrementa il fondo per i minori affidati da 100 a 250 milioni di euro, stabilizza il contributo di 60 milioni per i centri estivi, amplia il fondo perequativo verticale e alleggerisce le rigidità del fondo crediti di dubbia esigibilità, venendo incontro alle richieste dei comuni di maggiore flessibilità sulla spesa corrente, pur nel ristretto perimetro dei vincoli europei". E ancora: "Penso anche alla definizione della nuova Strategia nazionale per le aree interne. Abbiamo rafforzato la programmazione rispetto a quella precedente, e garantito risorse nazionali ed europee per un ammontare complessivo di oltre un miliardo e 300 milioni di euro. È una scelta che ci consentirà di raggiungere il doppio della popolazione rispetto alla programmazione 2014-2020 e di allargare lo spettro dei Comuni beneficiari. È un'iniziativa che abbiamo costruito insieme, perché nessuno di noi si arrende all'idea che i nostri meravigliosi borghi e le nostre splendide aree interne, che custodiscono l'identità profonda della nazione, siano condannate al declino e all'abbandono".
"La Repubblica vive e cresce attraverso i Comuni, perché i Comuni rappresentano l'Istituzione di prossimità che si fa carico delle istanze quotidiane dei cittadini e mantiene viva la connessione tra cittadini e Istituzioni - è il ringraziamento della premier -. Voi Sindaci siete la prima fila dell'impegno politico, e fate uno dei mestieri più difficili che si possano scegliere. Perché avete deciso di caricarvi sulle spalle la cura delle persone e della comunità che vi sono state affidate. E, se fatto come si deve, il vostro è un lavoro che non conosce soste, ferie, riposo. E di tutto questo, non solo il Governo ovviamente, ma i cittadini di questa Nazione vi sono profondamente grati". "Permettetemi, da questo punto di vista - conclude la leader di Fratelli d'Italia -, di rivolgere un ringraziamento particolare ai giovani Sindaci e amministratori: siete i simboli di una democrazia viva e partecipata e i testimoni concreti che c'è una generazione, anche in questo tempo, spesso disilluso e disinteressato, che decide di mettersi al servizio della propria comunità e del bene comune. Grazie davvero per ciò che fate e per ciò che rappresentate".
Da sinistra, come detto, non l'hanno presa bene. "Meloni prende in giro i sindaci. Dice che la Manovra 2026 è la prima senza tagli, dimenticando che le sue Manovre precedenti hanno già sottratto 10 miliardi e 700 milioni agli enti locali tra parte corrente e investimenti, di cui oltre 800 milioni in meno nel 2026, 1,2 miliardi nel 2027 e 1,4 miliardi nel 2028. Le si è di nuovo rotta la calcolatrice. Senza contare che il Governo ha tolto il fondo per l’affitto e la morosità dei governi precedenti, sulla casa e sui trasporti in Manovra non ha messo un euro, così i sindaci saranno costretti ad aumentare tariffe o ridurre le corse", attacca la segretaria del Pd Schlein. "La premier - aggiunge - invece di autocelebrarsi, dovrebbe fare pubblica ammenda e iniziare davvero a invertire questa rotta disastrosa. Questo crescendo micidiale di tagli indebolisce gravemente la capacità di Comuni, Province e Città metropolitane di garantire servizi e portare avanti opere pubbliche essenziali". "La presidente del Consiglio, i ministri Giorgetti e Piantedosi avrebbero fatto bene a partecipare all'Assemblea Anci di Bologna - li bacchetta la senatrice dem Zampa -. Dall'ascolto dei sindaci, ogni giorno in campo a misurarsi con i problemi concreti degli italiani, potrebbero ancora imparare molto per correggere gli errori gravissimi della manovra. Togliere ai comuni ciò che serve a far funzionare i servizi ai cittadini, a sostenere politiche per la casa, a garantire la sicurezza significa fare male al Paese e agli italiani. Altro che patrioti! Con i tagli continui si toglie ossigeno ai comuni che sono il vero motore per costruire società coese e per dare un senso alla parola cittadinanza".
Bene, peccato che come detto Manfredi non abbia regalato alcuno spunto polemico contro Meloni. "Consentitemi di rivolgere un ringraziamento particolare a nome dell'Anci, e mio personale, al Presidente del Consiglio che, anche nel suo messaggio di oggi, riconosce che l'Anci è, per il Governo, cerniera istituzionale e cinghia di trasmissione delle istanze dei Comuni e dei sindaci. Continueremo a lavorare insieme, secondo un principio di reciproca e leale collaborazione, in un confronto franco, avendo come obiettivo il bene comune dei cittadini. Grazie presidente, l'aspettiamo l'anno prossimo all'assemblea". E tanti saluti all'opposizione dura, pura e pure un po' sorda e cieca.




