Segnali di buon governo arrivano dalla Borsa di Milano che vola ai massimi livelli. L'indice Ftse Mib, in una giornata di acquisti sui mercati azionari anche in vista della fine dello shutdown negli Usa, ha infatti superato la soglia dei 45.000 punti, sui livelli di inizio 2001.
Per festeggiare questo risultato, Fratelli d’Italia pubblica sui social un post ironico che sbeffeggia le opposizioni, iper-critiche e subito sbugiardate dai numeri. In una foto che ritrae in primo piano Giorgia Meloni, infatti, si legge: “Borsa di Milano ai massimi dal 2001. COLPA DELLA MELONI”. Nel copy di questa foto, invece, il partito di governo commenta: “Una ‘colpa’ che testimonia la fiducia dei mercati nella solidità dell’Italia e nelle scelte economiche del Governo Meloni. Mentre la sinistra semina sfiducia, l’Italia continua crescere e a convincere”.
Ora l'indice segna un rialzo dell'1,26% a 45.006 punti. Si confermano bene intonati i listini europei in scia ai futures americani con i tecnologici in recupero in vista della fine dello shutdown. Francoforte e Parigi guadagnano l'1,3%, invariata invece Londra. A Milano (+1,35%) Mediobanca si allinea (+3,15%) al rally in corso da giorni di Mps (+2,7%), bene anche Ferrari (+2,91%) e Stm (+2,71%). A2a (-6,64%) soffre invece per la guidance sull'utile 2026 al di sotto del consensus. Male anche Hera (-1,76%) e Italgas (-0,96%). Fuori dal paniere principale giù Fincantieri (-4,59%): pesa la delusione per il mancato miglioramento delle previsioni per l'intero anno dopo i conti dei 9 mesi. La fine dello shutdown è arrivata dopo che il presidente Donald Trump ha firmato un pacchetto di spesa per riaprire il governo dopo una sospensione delle attività di 43 giorni, la più lunga nella storia degli Stati Uniti. La ripresa delle attività amministrative dovrebbe permettere di riavviare anche la pubblicazione dei dati sull’economia Usa, cruciali per le prossime decisioni della Fed. Dopo Milano, sono in buon progresso anche le altre Piazze europee, con l'eccezione di Londra che si muove all'insegna della debolezza.




