Marco Rizzo, perché ha scelto di candidarsi come governatore in Veneto?
«Il mio è un progetto politico per l’Italia, che partirà dal Veneto e andrà oltre. È in corso un cambio di indirizzo della politica mondiale e il nostro Paese non può rimanere indietro. La fase di declino che stiamo vivendo è frutto del fallimento di un’Unione Europea che con noi è sempre stata matrigna. Le faccio un esempio».
Prego.
«A settembre la Bce ha acquistato bond tedeschi per 5,6 miliardi di euro e titoli di Stato francesi per 4,2 miliardi. E l’Italia? La Bce ha acquistato nostri titoli per appena 189 milioni, nonostante la Francia stia molto peggio di noi. La verità è che l’Europa ci sta fregando».
Fuori dal Coro, Marco Rizzo a valanga: "Le str*** di una sinistra senza valori"
Il clima d’odio generato dall’omicidio brutale di Charlie Kirk soffia come non mai, come un vento che spazza...Quindi dal Veneto risolleverà l’Italia?
«Democrazia Sovrana Popolare nasce con l’intento di creare un asse tra classe lavoratrice e ceto medio. Il Veneto è il cuore della piccola e media impresa italiana dove questi mondi si incontrano, quindi non c’è posto migliora da cui partire. E, pensando alle nostre aziende, sono convinto che il tema del costo dell’energia sia fra quelli prioritari. Non è possibile che aziende come Eni, ma anche Terna, Snam, Italgas, generino profitti altissimi grazie al nostro Paese senza mai restituire nulla».
Vi siete voluti complicare la vita: come punto di partenza avete scelto la Regione in cui il governatore uscente ha il tasso di approvazione più alto ormai da anni.
«Sappiamo bene che non è una sfida facile, ma bisogna avere coraggio. Dsp vuole far riconquistare alla politica il protagonismo che merita, partendo da un concetto semplice: le questioni italiane si devono risolvere in Italia».
Pensa che la politica abbia perso centralità?
«Sì. Dopo Mani Pulite la politica ha continuato ad indebolirsi sempre di più. Spesso per sua stessa colpa. La riforma della Giustizia è l’occasione per battere finalmente un colpo».
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"Una vergogna per la Rai": così Marco Rizzo ha commentato l'ultima indiscrezione sulla prossima edi...Lei cosa voterà al referendum?
«Penso che questa riforma rappresenti un passo importante. Non per andare contro la magistratura, ma per riaffermare l’autorevolezza della politica. È fondamentale che essa riscopra la sua forza così da potersi confrontare con la grande economia mondiale senza inchinarsi ai magnati. Per questo voterò sì».
Che idea si è fatto delle parole di Francesco Garofani, consigliere del Presidente della Repubblica, sulle strategie per fermare Meloni alle prossime elezioni?
«Se una persona ricopre il ruolo di consigliere del Presidente della Repubblica, lo è in ogni momento. Ha una grande responsabilità, non può cambiare abito a seconda del contesto. Trovo quindi molto grave che abbia pronunciato quelle frasi».
Ultimo appello per convincere chi è indeciso se andare a votare.
«Il nostro slogan è “Faremo quello che diciamo”. Punteremo sulla sanità pubblica, impedendo che neppure un euro delle tasse dei veneti venga usato per mandare armi in Ucraina. Noi per la Regione proponiamo lo Statuto speciale, non l’Autonomia. Ma il problema è a monte: non può esserci autonomia se non c’è sovranità. Dal Veneto partirà la riscossa del popolo contro l’élite».




