"Il sistema è in profonda crisi": Marco Rizzo si è sfogato così sui social dopo aver ottenuto solo l'1,09% di preferenze alle regionali in Veneto. Secondo il candidato di Democrazia Sovrana Popolare, il sistema elettorale non sta crollando "ma è certamente in grande difficoltà - ha scritto in un post su Facebook -. Al di là dei nostri risultati contingenti, per cui ci abbiamo messo la mente e il cuore, siamo dentro ad un periodo di grande cambiamento. Fino a quando mi sarà possibile, ho inteso esserne protagonista. Confido che questa impostazione di vita possa essere contagiosa anche per ognuno di voi".
In un altro post, poi, Rizzo ha messo in evidenza che "il dato principale di queste elezioni regionali è l’astensione crescente. La maggioranza degli Italiani non va più a votare: il nuovo presidente del Veneto, Stefani, pur vincendo col 65% dei voti, rappresenta solo 1 su veneto 4 e così è in Campania e Puglia. Questa è obiettivamente una delegittimazione democratica della pessima classe dirigente della politica". E ancora: "Il sistema è in forte crisi, ma non è ancora vicino al cambiamento, perché non viene percepita una reale proposta alternativa. Noi ci stiamo lavorando, pur con tempi ravvicinati e con strumenti ancora inadeguati".
A suo dire, comunque, il risultato raggiunto in Veneto non sarebbe così catastrofico anche se, ha sottolineato, "risulta ancora modesto rispetto agli obiettivi di cambiamento che ci siamo prefissi. Ma siamo sulla strada giusta. I nostri tre ultimi ravvicinati risultati ci danno in lenta crescita, dallo 0,8% delle Marche all’1 della Calabria, all’1,1 oggi in Veneto".




