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Silvia Salis sfida Schlein? L'ultima proposta ai "sindaci progressisti"

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giovedì 27 novembre 2025
Silvia Salis sfida Schlein? L'ultima proposta ai "sindaci progressisti"

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Prosegue la sfida a Elly Schlein. Silvia Salis, dopo l'appello alle parlamentari a fare fronte comune contro la violenza sulle donne, torna a rivolgersi ai "sindaci progressisti". Il motivo? Un progetto sperimentale sull’educazione sessuo-affettiva a scuola. Il progetto si rivolge ai bambini dell’asilo, dai 3 ai 6 anni, di quattro scuole, per un numero complessivo di 300 bimbi. Secondo quanto illustrato, coinvolgerà i genitori e sarà realizzato da due accreditati centri anti-violenza cittadini. 

Una proposta che solleva non pochi dubbi. "Ritengo che si stia oltrepassando il limite della decenza: non è normale che bambini così piccoli vengano indirizzati per fini politici dal sindaco di Genova. La Costituzione italiana stabilisce chiaramente che il compito primario dell’educazione dei figli, compresa quella sessuale, spetta alla famiglia", ha tuonato il senatore genovese di Fratelli d'Italia Gianni Berrino, ricordando che "nessuna lobby o pressione esterna, inclusa quella Lgbtq, può entrare in un ambito così delicato che riguarda minori di appena 3 anni. A quell’età i bambini devono vivere spensierati e felici, senza essere sovraccaricati da simili temi".

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E ancora: "Il sindaco di Genova rispetti le direttive del governo e del ministro Valditara. Se questa decisione mira a sostenere la sua eventuale candidatura alla guida del Pd lo dica chiaramente e cerchi altri modi per le sue ambizioni personali, senza farlo sulla pelle dei bambini". Dello stesso parere il deputato della Lega Rossano Sasso per cui "la Salis intende fare concorrenza alla sua rivale Schlein sull’ideologia gender, peccato lo faccia sulla pelle delle famiglie genovesi e di bambini di appena 3 anni!. Un sindaco dovrebbe pensare a risolvere i problemi della propria città e non a fare propaganda politica nelle scuole. Ci dica la Salis in che modo intende fare educazione sessuale a bimbi di 3 anni: sono molto curioso. Visto a cosa ci hanno abituato gli attivisti di sinistra nelle scuole, se fossi un genitore genovese sarei molto preoccupato". D'altronde in conferenza stampa la Salis ha rivendicato l'iniziativa: "Mi chiedono perché di questo attivismo e io rispondo che un sindaco progressista ha il dovere di occuparsi dei diritti e, visto il presente in cui viviamo, credo fosse importante dare un segnale. Ne abbiamo la responsabilità".