La segretaria Pd Elly Schlein è stata invitata a partecipare ad Atreju, la festa di Fratelli d'Italia che si terrà a Castel Sant'Angelo, a Roma, dal 6 al 14 dicembre. E' quanto confermano fonti dem. La leader dem, che in passato aveva declinato l'invito, ha mostrato questa volta la sua disponibilità a confermare la sua partecipazione ma solo a patto che ci sia un confronto con la premier Giorgia Meloni.
"Se va bene a tutti, visto che stiamo invitando tutti i leader dell'opposizione e hanno già quasi tutti accettato, porterò questa proposta a Giorgia Meloni e deciderà lei. L'unica cosa che ci interessa è non mancare di rispetto agli altri leader dei partiti di opposizione che hanno dato disponibilità senza porre alcuna condizione", è stato il commento di Giovanni Donzelli, deputato di FdI e responsabile organizzazione del partito.
La condizione posta da Schlein sembra una indicazione molto chiara della strategia della segretaria Pd, che punta a guadagnare un "riconoscimento pieno" da parte della premier come leader dell'opposizione. Più che un confronto con Meloni, sul palco romano di FdI Elly punterebbe a guadagnare un vantaggio strategico forse incolmabile su chi aspira a farle le scarpe all'interno del Pd e del campo largo. Nell'immediato Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle che pur avendo conquistato un governatore (il suo Roberto Fico, nuovo presidente della Campania) non è uscito benissimo dalle ultime regionali. E, in un futuro prossimo, Silvia Salis, ambiziosa e rampante sindaca di Genova che fin dal giorno successivo alla sua elezione ha cominciato a ragionare come possibile candidata premier del centrosinistra. Il rischio è che una brutta figura contro Meloni, che giocherebbe in casa e che sul piano dialettico parte in netto vantaggio per esperienza e qualità personali, Schlein veda ribaltarsi la situazione: da trampolino a salto nel vuoto.




