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Sinistra senza vergogna: usa l'Hiv per attaccare il governo

di Daniela Mastromatteimercoledì 3 dicembre 2025
Sinistra senza vergogna: usa l'Hiv per attaccare il governo

3' di lettura

Ci sono notizie che arrivano come una doccia fredda. Una di queste è senza alcun dubbio la diagnosi dell’Aids, un virus oggi curabile, ma solo se scoperto in tempo. Invece accade troppo spesso di sottoporsi al test dopo i primi sintomi, quando il corpo è ormai sofferente e stanco. A quel punto le terapie possono non essere più sufficienti per guarire. Infatti, secondo l’ultimo rapporto del Centro Operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2024, il 59,9 per cento dei nuovi casi aveva il sistema immunitario già compromesso. L’infezione da Hiv può essere controllata con terapie combinate di due o tre farmaci antiretrovirali, ma è chiaro che uno stile di vita prudente e un’accurata prevenzione salvano più di qualunque medicina. E no, per la sinistra non bastano le precauzioni, e come accade spesso, ogni motivo è buono per attaccare il governo che definisce «inqualificabile».

Nella Giornata Mondiale per la lotta all’Hiv il Pd lancia l’allarme sul ritorno e l’aumento delle infezioni. Sono 2.379 le nuove diagnosi nel 2024, dato che tra l’altro risulta lievemente inferiore ai 2.507 casi del 2023, soprattutto tra i giovani (il 20% sotto i 29 anni). E dunque bisogna accrescere la consapevolezza e la conoscenza, ricordare che l’Hiv non è scomparso, così come non sono scomparse le altre infezioni sessualmente trasmissibili, come la sifilide e la gonorrea. Combattere queste malattie «significa anche mantenere e rafforzare gli impegni internazionali, a partire dal sostegno al Global Fund che dalla sua istituzione ad oggi ha salvato milioni di vite nei Paesi poveri o in via di sviluppo», attacca Marina Sereni, responsabile Salute nella segreteria nazionale Dem. «Un grande investimento in prevenzione salva le vite e fa risparmiare nella spesa sanitaria. Speriamo che prima o poi il Governo Meloni trovi il tempo di occuparsi dei bisogni reali dei cittadini e del futuro dei più giovani».

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E visto che ormai Pd e M5S sono sempre uniti quando bisogna criticare l’esecutivo, ecco i grillini, pronti a cogliere la palla al balzo, e a rilanciare la notizia che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2025 circa due milioni e mezzo di persone in tutto il mondo hanno smesso di usare farmaci per prevenire l’Hiv a causa dei tagli ai finanziamenti alla salute globale. «In questo contesto drammatico», dichiara Andrea Quartini (M5S) deputato in Commissione Affari Sociali e Coordinatore del Comitato Politico Salute e Inclusione Sociale, «il nostro Paese purtroppo non brilla; nelle quattro manovre del governo Meloni, la sanità è stata definanziata per 17 miliardi e mezzo e in quanto alla prevenzione l’esecutivo è decisamente inadempiente. Inqualificabile».

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L’attenzione invece è alta anche nel centrodestra. Mauro D’Attis di Forza Italia e primo firmatario di una proposta di legge per gli interventi di contrasto all’Hiv, Aids, Hpv e alle altre malattie a trasmissione sessuale sottolinea: «Nonostante i notevoli progressi nella prevenzione e nella cura, occorre tenere alta l’attenzione su questa malattia di cui le giovani generazioni sanno poco ma che colpisce ancora molte persone». E aggiunge: «La lotta all’Aids non è solo una battaglia sanitaria, ma anche culturale e sociale che si combatte con le armi della conoscenza, della prevenzione e dell’inclusione». Al numero Verde Aids e Infezioni Sessualmente Trasmesse – 800861061, anonimo e gratuito- dal primo gennaio al 25 novembre 2025 sono arrivate 25 telefonate al giorno. 

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