Giorgia Meloni esaltata anche dai giornali esteri progressisti. Mentre "la famiglia socialdemocratrica è in declino", la presidente del Consiglio, è "la stella emergente" a Bruxelles, dove "ha giocato un ruolo decisivo" nell'ultimo vertice dei capi di Stato e di governo della Ue, posizionandosi come "chiave di volta" nelle trattative sulle questioni cruciali del finanziamento dell'Ucraina e il futuro del trattato con Mercosur. È quanto evidenzia la corrispondente da Bruxelles del quotidiano El Pais, intitolata 'Momento Meloni', sul crescente protagonismo della leader di Fratelli d'Italia. "La posizione italiana è, al momento, un 'mi dispiace, ma no'", segnala il quotidiano, nel rilevare che, nonostante le pressioni di Bruxelles e Berlino, Roma non è a favore dell'impiego degli attivi russi congelati per finanziare l'Ucraina.
"E ha così sostenuto - con calcolata ambiguità - la posizione del Belgio e del suo primo ministro", il fiammingo Bart De Wever, della stessa famiglia dei Conservatori e Riformisti Europei. E "si è allineata con la Francia negli ultimi giorni per tentare di ritardare il patto con il Mercosur", che va avanti da 25 anni, si osserva. Una posizione, quest'ultima, definita principalmente "da ragioni interne", come ha sottolineato al quotidiano l'ex diplomatico italiano, Leonardo Schiavo, antico consigliere per gli Affari Esteri di presidenti del Consiglio Europeo, per non "contrariare" gli "agricoltori che fanno parte del suo elettorato" e "i settori conservatori".

"Anche la posizione sugli attivi russi è strategica, seppure essendo più discreta", annota la cronaca riguardo ai dubbi della premier sull'utilizzo per prestiti a Kiev, poiché "sa che questa opzione non piace alla Casa Bianca". La posizione ferma mantenuta, nonostante le pressioni, secondo Leonardo Schiavo ha un significato: "Meloni sta indicando che non vuole più essere guidata da altre capitali a meno che non faccia parte degli accordi", rileva.




