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Gianluigi Paragone e Nico Stumpo, rissa a Omnibus per Speranza: "Stai con il padrone", "Vedi dove devi andare"

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Una vera arrampicata sugli specchi quella di Nico Stumpo che da deputato di Liberi e Uguali difende l'indifendibile: Roberto Speranza. Nel dettaglio a Omnibus su La7 si parla dello scandalo del piano pandemico mai aggiornato. Un caso che sta facendo esplodere l'Oms e che mette sotto la lente di ingrandimento anche il ministero della Salute. "Il piano doveva essere aggiornato nel 2011, Speranza è arrivato al ministero poco prima della pandemia". Per Stumpo il ministro, nonostante sia a capo del dicastero, poteva benissimo lavarsi le mani visto e considerato che il piano per fronteggiare le emergenza doveva essere aggiornato già anni prima. Insomma, per il deputato "Speranza si è trovato in una gestione non ordinaria".

 

 

Tutte uscite che scatenano Gianluigi Paragone, anche lui in collegamento con Gaia Tortora: "Qui si tratta di nascondere la verità", esordisce per poi interrompere la conduttrice: "Il ministro sapeva, Zambon (ex capo dei ricercatori dell'Oms che scrissero un rapporto negativo sulla gestione della prima ondata da Covid-19 da parte del governo Conte 2 ndr) lo ha detto". Ed è a quel punto che si accende lo scontro. "C'è un'indagine in corso", interviene Stumpo. "Allora la politica non serve a nulla - commenta a sua volta il leader di Italexit -. Basta con questo alibi del 'ci sono delle indagini in corso'". 

 

 

Finita qui? Neanche per sogno. L'esponente di Leu infatti accusa Paragone di non farlo parlare: "Non mi risulta che Paragone sia il detentore della verità". Immediata la replica: "Stai con il padrone", "No con il padrone ci stai tu. Non ti permettere mai di dirmi una cosa del genere, se te lo permettono i cialtroni, io no". "Dai che sei con Draghi", prosegue l'ex grillino. E infine: "Modera le parole! Con il padrone ci sei stato tu, non fare il pagliaccio! Vedi tu dove devi andare!". Doveroso l'intervento della Tortora che blocca gli interlocutori impedendo loro di andare oltre.

 

 

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