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DiMartedì, lite tra Pier Luigi Bersani ed Elisabetta Gardini: "Bella battuta", "Ma cambiategli nome"

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È lite tra Elisabetta Gardini e Pier Luigi Bersani. Terreno di scontro DiMartedì, il programma in onda su La7 e condotto da Corrado Formigli. Qui, nella puntata del 12 aprile, si parla di riapertura e della manifestazione dei lavoratori tenuta a Roma. Dalla parte di questi ultimi la deputata di Fratelli d'Italia che esordisce così: "Abbiamo negato il diritto di manifestare, è uno schiaffo insopportabile agli italiani. Per mesi questi ristoratori hanno rispettato le regole". Immediata la replica dell'esponente di Articolo Uno: "Lo dice a me? Lo dica al virus. Adesso è Speranza nel mirino, ho letto sui giornali delle frasi miserabili come 'becchino".

 

 

Una frase che non piace alla Gardini che rincara la dose: "Ma non possono pagare alcune categorie. L'illogicità di alcune regole fa pensare che sotto questo comportamento non ci sia nulla di razionale". A stretto giro la replica di Bersani: "Perché vi rivolgete a me?". A quel punto è lo stesso conduttore a fare chiarezza: "Lei è il leader del partito che esprime il ministro Speranza". "Esatto - prosegue a sua volta la meloniana -. Ci avete tolto la speranza, cambiategli nome". "Ecco qua - tuona infastidito Bersani -, con queste belle battute".

 

 

Insomma, l'ennesimo dibattito che segue i continui botta e risposta tra il ministro della Salute e Matteo Salvini. Il primo intenzionato a tenere gli italiani chiusi in casa e le attività serrate. Il secondo a favore di parziali e in totale sicurezza riaperture. Le tensioni però al governo sul derby chiusure-aperture scalda senz'altro gli animi, tanto che diversi retroscena vogliono già Mario Draghi propenso a sostituire Roberto Speranza, segno di una continuità con il Conte bis ed emblema del fallimento dell'Italia nella gestione della pandemia.

 

 

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