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Umberto Smaila, "che fine hanno fatto oggi le ragazze di Colpo Grosso"

Francesco Fredella
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Umberto Smaila riparte. Il re per antonomasia dell'intrattenimento (la sua musica resta da sempre un must nei locali estivi) si racconta in un'intervista a Fanpage. "Sei di Napoli? Napoli è una delle piazze migliori per suonare", dice l'ideatore di Colpo grosso, uno dei programmi cult degli anni Ottanta. "Fu un colpo allo stomaco della televisione. Si può parlare di televisione prima di Colpo Grosso e dopo Colpo Grosso. Le ragazze? In una casa di riposo del Nord Europa (ride, ndr). Beh, ormai alcune avranno superato di molto anche i 60. Il tempo passa per tutti", dice nell'intervista. "Si può parlare di televisione prima di Colpo Grosso e dopo Colpo Grosso. Cambiarono le carte in tavola, cambiò l'idea di guardare il piccolo schermo. Molti sono nostalgici di quel periodo, io sono contento perché la trasmissione mi ha consacrato all'immortalità televisiva".

 

 

 

 

Il suo è un repertorio vastissimo, fatto di tormentoni che tutti conoscono. Ma difficile da aggiornare. "È molto difficile mettere in scaletta i tormentoni di oggi, tra rapper e trapper ma la movida non cambia. Tutti si divertono allo stesso modo di quarant'anni fa". Poi un passaggio sull'attualità, Smaila preoccupato da quello che sta succedendo negli Stati Uniti: "Un paese che viaggia a due velocità. È assurdo negare l'aborto. E poi come si fa a vendere un fucile ad alta precisione al tizio di Chicago?", continua.

 

 

 

 

 

Smaila scalda i motori e si rimette in sella. Microfono, tastiera, pubblico. "Le tappe chiave dell'estate: tutti i giovedì d'agosto al Twiga di Forte dei Marmi, poi c'è uno Smaila's a Porto Rotondo, il Magic che è un dinner club in riva al mare, poi siamo a Monopoli, saremo in Calabria. Sarà una bella estate", racconta ancora una volta. 

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