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Zoro da Zelensky, chi incontra a Roma: coincidenza sospetta...

Claudio Brigliadori
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 «Sono amico di Vladimir». Guarda che coincidenze, indovinate chi c’è dietro Diego Bianchi in arte Zoro? A Propaganda Live su La7 va in onda il reportage del conduttore romano, telecamerina in mano e lingua pronta, direttamente dalla Capitale dove una settimana fa era arrivato in visita il presidente ucraino Zelensky. Tra un incontro con Mattarella, Meloni e Papa Francesco, migliaia di curiosi si sono assiepati lungo le transenne, studiando a distanza ravvicinata cerimoniale e movimenti del leader in guerra.

 

 

 

A un certo punto, Bianchi/Zoro si imbatte in un ragazzo e sobbalza: «Tu sei quello de Gallipoli che era andato al San Raffaele da Berlusconi...». Si ritorna in studio, grasse risate nel salottino rosso. Il giovane effettivamente è tale Marco Macrì, da Gallipoli, primo ad arrivare davanti all’ospedale milanese per sostenere il Cav dopo il ricovero. «E mo’ sei qui per Zelensky?», gli chiede. «No assolutamente no, sono amico di Vladimir, sono qui per curiosità. Come hanno ospitato Zelensky potrebbero ospitare l’amico Putin. Essendo un berlusconiano doc, sono pure amico di Vladimir».

 

"Tu sei quello di Berlusconi": guarda il video di Zoro a Propaganda Live

 

Per la cronaca, Marco è assistente amministrativo in una scuola pubblica e per restare vicino a Berlusconi («Sono un fedelissimo, ci sono stato 10 giorni») si è messo in aspettativa. Zoro gongola: gli fa notare una signora con la bandiera ucraina e raccoglie il suo disappunto, «Eh vabbè purtroppo...». Finito il servizio, Bianchi gli fa i complimenti per la sincerità. Peccato che tra migliaia di romani in strada non abbia trovato neanche un simpatizzante di sinistra a metà strada tra Schlein e Conte che non gradisse la presenza di Zelensky. A occhio e croce, non sarebbe stato difficilissimo. 

 

 

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