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Ciao Darwin, "nessun paletto" per Paolo Bonolis: voci a Mediaset

Daniele Priori
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«Chi è senza peccato scagli la prima pietra». Parte stasera in prima serata su Canale 5 la nona stagione, diluita in venticinque annidi storia, di Ciao Darwin. Lo show “antropologico”, così definito dagli stessi autori, ritorna forte della sua vena che intende continuare ad essere quanto mai divertente e irriverente, senza lasciarsi condizionare dalle polemiche e dal dibattito sociale attuale. Ciao Darwin continuerà, insomma, a crocifiggere la società italica. Bonariamente ma senza sconti, ponendola quanto mai di fronte alle sue contraddizioni e burlandosene il tanto che basta. Tutto ciò sempre grazie all’estrosa conduzione di Paolo Bonolis che, anche in questa edizione divisa in due tronconi, sarà affiancato dall’immancabile spalla di sempre, Luca Laurenti. Una stagione divisa tra due annate diverse. Le prime cinque puntate, infatti, andranno in onda fino al 22 dicembre. Un altro ciclo da cinque andrà entro i primi mesi del 2024.

VANGELO DI GIOVANNI
Edizione nove di Ciao Darwin che nasce addirittura sotto il segno di una citazione del Vangelo di Giovanni, versetto 8.7. Nome e numero, a prima vista inspiegabili, che campeggiano nel logo di quest’anno. Messaggio che, da un lato, richiama l’invito cristiano per eccellenza a non giudicare. Ma dall’altro mette Bonolis nella condizione di prendersi una patente di libera provocazione quasi benedetta da Gesù in persona. Tutto ciò come se non bastasse il richiamo (decisamente più pagano) e più che confermato, anzi addirittura quadruplicato, a Madre Natura, che si moltiplicherà con ben quattro meravigliose e solitamente discinte ragazze chiamate a incarnare il volto della bellezza ma anche del peccato originale rappresentato dalla prima donna. Tutto ciò nello slalom continuo tra le contraddizioni che in un quarto di secolo non sono mancate in un programma riuscito a rappresentare come nessun altro i volti più grotteschi della società italiana, raccogliendoli in una serie di gare surreali che da stasera torneranno a tenere il pubblico incollato alla tv, senza badare ai lacci del politcally correct.

E sì che negli anni non sono mancate le bacchettate, già dalle primissime edizioni, quando, nella seconda edizione, a cavallo tra il 1999 e il 2000, in un’Italia certamente diversa da quella attuale, si scontrarono in trasmissione eterosessuali contro omosessuali. O ancora, di tanto in tanto, interventi da parte degli animalisti per l’utilizzo di larve e insetti a scopo ludico. Fino ad arrivare, in edizioni più recenti, alle polemiche sulla puntata che fu dedicata a Italiani vs Stranieri. Nella puntata di stasera a sfidarsi alla ricerca delle caratteristiche dell’uomo e della donna del Terzo Millennio saranno Angeli contro Demoni. Il manuale di Ciao Darwin prevede che si cerchi il carattere dominante attraverso una serie di prove mediante le quali i partecipanti devono dimostrare di possedere doti di coraggio, forza, intelligenza, prontezza, cultura, seduzione e simpatia.

 

 

LE COMPETIZIONI
Tra le competizioni perla selezione naturale della specie: A spasso nel tempo, che proietta magicamente i concorrenti in diverse epoche storiche o in particolari aree geografiche. Sarà poi la volta della prova di coraggio, il faccia a faccia, ossia il momento del vero e proprio dibattito tra i due schieramenti. Quindi il gioco finale con il quiz all’ultimo respiro dei “cilindroni”, proprio quello il cui malfunzionamento in una puntata causò l’allagamento degli studi. Molti gli episodi singolari e i volti anche noti che di tanto in tanto si sono sottoposti benevolmente al giudizio dell’arena formata da un pubblico in stile Corrida che di settimana in settimana affollano gli ideali spalti promuovendo o bocciando le gare dei coraggiosi che predono parte alle prove che Ciao Darwin continua a proporre. Forte anche del fatto che il programma è stato amato al punto da essere riproposto in numerosi angoli del mondo: dalla Romania alla Polonia che ne hanno realizzato loro versioni tra il 2003 e il 2005, a Ungheria, Serbia e Grecia che lo hanno replicato tra il 2004 e il 2008, fino ad arrivare addirittura in Vietnam e in Cina dove Ni hao Darwin è andato in onda tra il 2007 e il 2011.

 

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