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Reazione a catena, "Caro Pino Insegno...". Lo sconcerto: "Spaccato, solo periodi di mer***a"

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"Perché è l'unica parola che ci è venuta in mente che iniziasse con "sp" e finisse con "o", caro il mio Pino". Ai telespettatori di Reazione a catena, il quiz del preserale di Rai 1 alla cui condizione è tornato dopo quasi 10 anni proprio Pino Insegno non resta che usare ironia e sarcasmo per commentare su X, l'ex Twitter, l'esito della puntata in tempo reale.

Come spesso accade, il gioco finale, L'ultima catena, è accolto con parecchie perplessità (per usare un eufemismo) dagli appassionati che ne contestano l'eccessiva facilità generale, con la "perla" al contrario di una parola finale, "spaccato", praticamente inaccessibile.

"Tutto spaccato suo figlio" chi lo dice?", scrive un utente. "Spaccato suo padre? Chi l'ha spaccato? Casomai spiccicato", "Osti, stavo per scrivere 'spacco'... solo per periodi di mer***a, suppongo, quando è lecito spaccare quadri", "Tutto spaccato…. ma che cazz". "Semmai SPICCICATO suo padre. Vabbuò". O ancora, con termini meno urbani, "Ma andate a cag***re...", "Ma va va va va va", "Catena facile ma ultima parola difficile". E in effetti quasi nessuno sui social ci era arrivato: "Quadro... Spento, Spazio, Sporco", azzardava uno spettatore. "Le fanno talmente facili che potrebbe essere specchio". Oltre agli autori, critiche (inevitabili) anche ai campioni: "Aveva pure il dubbio che osso non fosse giusto!!! Ma questo trio mica penserà di essere prodigioso?! I Dai e dai se le sarebbero mangiate in insalata". 

 

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