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No Tav a Roma, invase tangenziale e A24: ''Blocchiamo la città per farci sentire''

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Cronaca

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Roma, 3 mar. (Adnkronos/Ign) - Non si ferma la mobilitazione del movimento no Tav contro la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Manifestazioni in tutta Italia oggi, a partire dal corteo di Roma. I dimostranti sono partiti da piazzale Tiburtino e hanno raggiunto Porta Maggiore. Arrivati alla meta, hanno fatto inversione invadendo la tangenziale Est della capitale e l'autostrada A24. "Stiamo bloccando la città di Roma per farci sentire", hanno annunciato gli organizzatori. Nel corso del corteo, che si è disperso solo a tarda serata, bombe carta sono state lanciate giù dal viadotto sulla Prenestina e sono finite in un deposito dell'Atac. Dai militanti sono arrivati insulti al presidente del Consiglio Mario Monti. Durante il percorso del corteo, davanti allo scalo San Lorenzo, i manifestanti hanno inscenato una protesta simbolica al passaggio del treno. All'improvviso hanno srotolato un mega striscione con scritto: "fermeremo questo treno, la Tav non passerà". I militanti hanno tappezzato letteralmente i muri della capitale con messaggi del tipo 'meno tav più treni notte'; 'meno tav più ospedali'. Tanti gli slogan scanditi: 'questo è il popolo che dice basta alle lobbies'; 'in Val di Susa è in atto una occupazione militare'; 'è solo l'inizio di una manifestazione permanente'. 'Giù le mani dalla Val Susa', si leggeva su uno striscione in testa al corteo. Presenti alla manifestazione i collettivi della Sapienza, i movimenti della galassia antagonista romana tra cui i 'blocchi precari metropolitani' e i movimenti di 'lotta per diritto all'abitare'. Momenti di tensione si sono registrati tra manifestanti e giornalisti. Una troupe di Rainews è stata aggredita. E' quanto testimonia il canale Rai. "Il fatto è avvenuto intorno alle 17.30 quando alcuni manifestanti hanno assalito l'inviata Angela Caponnetto l'operatore di ripresa che stava girando le immagini all'interno del corteo. La telecamera è andata in frantumi e non è più utilizzabile mentre il nostro collega ha riportato una ferita alla mano". Ancor prima che il corteo prendesse il via, Chiara Romana, cronista di La7 per il programma 'In onda' di Luca Telese, è stata al centro di un episodio analogo. E' lei stessa a denunciare il fatto: "mi hanno tirato acqua in testa - spiega - solo per aver osato fare il mio mestiere, e cioè rivolgere una domanda agli organizzatori". Qualche spintone poi la cosa si è ricomposta. Una piccola parentesi dalla quale comunque ha preso le distanze il gruppo di organizzatori della manifestazione, tra i quali Mario, militante No Tav romano: "Gli atteggiamenti contro la stampa sono sempre sbagliati - ha stigmatizzato - Detto questo, certa stampa rappresenta soltanto il megafono del potere". La protesta continua anche in Val Susa . Circa 200-300 manifestanti No Tav, alcuni dei quali travisati con sciarpe e maschere antigas, hanno invaso l'autostrada A32 all'altezza di Avigliana. Il traffico della carreggiata in direzione Frejus è rimasto bloccato, all'altezza di Avigliana Ovest, quella in direzione Torino è stata invece deviata all'altezza dello svincolo di Susa ovest. I No Tav si sono mossi da Bussoleno e hanno raggiunto, attraverso una strada secondaria, il casello di Avigliana ovest dell'autostrada Torino-Bardonecchia. I manifestanti, con bandiere e striscioni, hanno alzato le sbarre dell'autostrada, bloccandole con del nastro, e hanno fatto passare gratis le auto in transito come flash mob dimostrativo. Poi le barriere sono state rimosse. Blocchi anche a Perugia, dove tra le 15.30 e le 16 di oggi pomeriggio, circa cinquantina persone hanno invaso la stazione ferroviaria di Perugia Fontivegge per manifestare contro la realizzazione della Tav. I manifestanti si sono pacificamente seduti a terra lungo il primo binario, dove un treno era pronto per la partenza, e sono poi stati fatti allontanare dalla polizia. Intanto, il decorso post operatorio di Luca Abbà, il manifestante no Tav caduto lunedì da un traliccio dell'alta tensione e ieri sottoposto ad operazione chirurgica, "è adeguato alla portata dell'intervento di ieri che è stato ben tollerato". Lo riferiscono i sanitari del Cto dove il giovane è ricoverato. I medici fanno sapere che ''la sedazione è in progressiva riduzione, ma il paziente è ancora intubato e aiutato nel respiro".

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