Cinema: Mollicone (Pdl), Zingaretti muppet di Veltroni

Spettacolo

Roma, 5 mar. - (Adnkronos) - ''Per Zingaretti niente di personale ma molto di politico. Con la sua decisione di non votare per Ferrari, il presidente della Provincia sembra avere come priorita' non l'interesse allo sviluppo e alla promozione del Festival ma, piuttosto, la difesa di una enclave politica, impiantata al momento della creazione dell'Auditorium''. Lo dichiara il Presidente della Commissione cultura di Roma Capitale, Federico Mollicone. ''In realta' Zingaretti, neanche fosse il muppet che parla per conto di Veltroni, con la sua scelta cerca di difendere una gestione tutt'altro che indipendente dalla politica, con Bettini - che di questa macchina ne fu l'inventore - nel ruolo di teorico e Veltroni il beneficiario per quanto concerne l'immagine'', aggiunge. ''Per quanto mi riguarda, ho gia' espresso l'effettivo risultato del Festival del Cinema nei primi 4 anni di giunta Alemanno, dimostrando che non e' tutt'oro quello che luccica, soprattutto in termini di presenze - prosegue - Muller, che speriamo diventi il nuovo direttore artistico, non e' certo un accolito di Alemanno, ma un professionista di esperienza e prestigio internazionale, e anche romano che non guasta. Siamo d'accordo su un altro punto fondamentale: l'Auditorium non puo' essere il centro del mondo''. ''Da sempre, l'indirizzo dell'amministrazione Alemanno e' stato infatti quello di portare il Festival nella citta'. Un Film Fest ha senso se e' popolare e se il red carpet lo si estende nei quartieri centrali e periferici, portando le stelle del cinema tra la gente e non solo nella cittadella radical chic veltroniana, per gli addetti ai lavori - conclude - Siamo pertanto fiduciosi che questo debba essere il nuovo festival di Roma. Inoltre, se c'e' qualcosa che imputiamo alla nostra Amministrazione, e' proprio il ritardo con cui e' avvenuto l'avvicendamento di questa governance, che e' arrivato a solo un anno dalla scadenza del mandato''.