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Cassazione: intollerabili le offese che arrivano dal laureato

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Cronaca

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Roma, 27 mar. (Adnkronos) - Le offese che arrivano da una persona culturalmente elevata sono intollerabili. Lo rileva la Cassazione spiegando che "in presenza di espressioni socialmente denigratorie, specie se formulate da persone di elevato livello culturale, deve ritenersi che l'agente sia pienamente consapevole della portata offensiva delle stesse e nessuna particolare indagine appare necessaria per accertare, in assenza di concreti elementi di segno contrario, la mancanza della consapevolezza di tale offensivita' e della intenzionalita' della condotta". In questo modo, la Quinta sezione penale ha convalidato una condanna per diffamazione nei confronti di un medico della capitale, Andrea T., colpevole di avere mandato una e-mail a 2500 persone nella quale comunicava che un collega "non operava piu' nello studio medico da lui guidato in quanto lo stesso era stato allontanato per non dequalificare lo studio e perche' si voleva salvaguardare la qualita' delle prestazioni professionali che lo studio poteva offrire, anche a scapito della qualita' delle prestazioni". Denunciato dal collega, Andrea T. era stato condannato per il reato punito dall'art. 595 c.p. sia in primo che in secondo grado (Corte appello Roma, luglio 2011). Inutile il ricorso del medico in Cassazione volto a dimostrare che la mail non aveva alcun intento denigratorio nei confronti del collega ma era volta a notiziare i pazienti del fatto che un medico non era piu' operativo nello studio medico. Piazza Cavour - sentenza 11660 - ha bocciato il ricorso del professionista e ha evidenziato che in presenza di "espressioni socialmente denigratorie" un laureato non ha scuse dato "l'elevato livello culturale".

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