(Adnkronos) - V.U., sessantenne di Viterbo, in qualita' di dirigente a livello provinciale di un importante sindacato degli inquilini, veniva facilmente a conoscenza di situazioni sulle quali poter avviare l'attivita' delittuosa; a lui infatti si rivolgevano numerose famiglie in cerca di un alloggio popolare, disposte anche a versare somme di denaro pur di trovare una sistemazione abitativa. Una volta ottenute le somme di denaro pattuite, provvedeva a ripartirle con i complici (attualmente e' agli arresti domiciliari in quanto arrestato il 21 marzo scorso in flagranza di reato, mentre riceveva la somma di euro 700 euro da una donna extracomunitaria). C.C., di ventitre' anni di Viterbo, segnalava al sindacato, gli inquilini interessati ad aderire al disegno criminoso e provvedeva materialmente allo sfondamento delle porte di accesso agli appartamenti che poi venivano occupati irregolarmente (arrestato in flagranza di reato il 29 febbraio scorso e gia' sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di firma). Significativo e' il fatto che le somme pattuite venivano pagate in due rate: la prima (nella misura del 50%) all'atto dell'adesione al disegno criminoso; la seconda al momento dell'occupazione abusiva dell'alloggio popolare. Complessivamente sono stati sequestrati euro 6.500 tra contanti e titoli quali pagamenti di potenziali inquilini a favore dei soggetti di cui sopra per l'assegnazione della casa. Si stima che il giro d'affari abbia oltrepassato i 50mila euro negli ultimi cinque anni.