Cerca
Logo
Cerca
+

In discoteca contro le stragi del sabato sera

Vip, giornalisti e politici in pista al Jet Set di Roma per sensibilizzare i giovani: "Bevete analcolici"

Nicoletta Orlandi Posti
  • a
  • a
  • a

di Rita Cavallaro Una serata in discoteca per sensibilizzare i giovani sul grave rischio che si corre nel mettersi alla guida ubriachi e drogati. Al Jet Set, il locale sul laghetto dell'Eur, a Roma, ieri sera sono andati in scena i video, le testimonianze, i racconti delle vite spezzate sulle strade d'Italia. Giovani vittime di quello che, sempre più, si sta configurando come il delitto perfetto, perché un pirata della strada uccide e scappa via, lasciando dietro di sé il dolore dei familiari che molto spesso non trovano risposte, ma che, soprattutto, non hanno giustizia. All'evento "La Vita è bella. Non la buttare!", promosso dal Movimento per la tutela dei diritti della persona L'Italia Vera, hanno partecipato politici e vip, tra cui Paola Concia, Claudio Brachino, Antonella Mosetti, Nicolas Vaporidis, che hanno letto le commoventi testimonianze dei genitori di ragazzi uccisi sulle nostre strade. Tutti insieme, in discoteca, per portare il messaggio in un luogo dove nella maggior parte dei casi comincia lo sballo che, tra cocktail e pasticche, può facilmente trasformarsi in uno schianto con la macchina.  "Siamo qui per ricordarvi che basta un attimo di disattenzione o una regola non rispettata per distruggere tutto", ha esordito Barbara Benedettelli, presidente de L'Italia Vera. "Siamo qui per tutelare il diritto alla vita, vostro e di tutti gli utenti della strada". Poi, sul palco, si sono susseguiti gli interventi degli ospiti che, foglio alla mano, hanno letto i pensieri di madri che ancora piangono i figli.  Accorati i videomessaggi di Maurizio Costanzo e Fiorello, rivolti ai giovani. "Meglio fermarsi a dormire in macchina, avvisando a casa, che rischiare la vita. Importante isolare i colpevoli", ha affermato Costanzo. "Ho una figlia di vent'anni, non vi nascondo la preoccupazione", ha aggiunto Fiorello, sottolineando che "noi vi aspettiamo a casa e ogni volta che uscite è un'ansia che ti stende. Bevete un bel analcolico o fatevi accompagnare da un amico che non beve, e godetevi la vostra splendida vita".  Preoccupati è dire poco, visti i dati dell'ultimo rapporto Istat-Aci sull'incidentalità. Secondo lo studio è all'alba, intorno alle 5 del mattino, che si verificano gli scontri più gravi, con 6 morti ogni 100 “incidenti”. Purtroppo è il sabato il giorno della settimana che segna il maggior numero di morti (641, pari al 16,6%). "Ecco perché abbiamo deciso di portare la Sicurezza Stradale in Discoteca, per sensibilizzare i giovani rispetto a un fenomeno che li coinvolge direttamente e che necessita di opere di sensibilizzazione come questa", ha precisato Benedettelli, "ma anche di maggiore severità nelle sanzioni per prevenire, e nelle pene detentive per creare un forte deterrente e modificare l'atteggiamento morale delle persone". E per imprimere ancora di più nella mente dei giovani i rischi della guida alterata è stato proiettato il corto “Delitto Perfetto”, di Saverio Deodato, con Nicolas Vaporidis nella parte della vittima, per dimostrare come, a oggi, quello stradale è una sorta di omicidio perfetto. Importante anche il ruolo della Fondazione Ania che ha permesso ai giovani di testare la guida in stato alterato attraverso il simulatore e ha portato gli alcol test per mettere alla prova i ragazzi che per quella sera hanno deciso di diventare Bob, e bere solo analcolici per accompagnare a casa salvi i loro amici. Momenti più leggeri con la musica del prete rapper Don Fiscer e la testimonianza di Don Roberto di Chiara, che prima di farsi sacerdote spacciava droga in discoteca.

Dai blog