Roma: sequestrate più di 500 opere d'arte false vendute sul Web
I quadri sono stati ritrovati a casa di acquirenti che, all'oscuro della vicenda, erano convinti di aver fatto un buon acquisto. I beni ammontano a circa 7milioni di euro
Oltre 500 opere d'arte false di artisti moderni e contemporanei, quali Matisse, Magritte, Prampolini, Burri, Fontana, De Chirico, Guttuso, Sironi, Rotella, Migneco, Capogrossi, Gentilini e Boccioni, per un valore complessivo di circa 7milioni di euro, sono state sequestrate in tutta Italia dai Carabinieri della Sezione falsificazione e arte contemporanea del Reparto operativo tutela patrimonio culturale di Roma. Secondo quanto riferito dai militari, i quadri sono stati ritrovati a casa di acquirenti che, in buona fede, erano convinti di aver fatto un buon investimento, acquistando on line dipinti, disegni, grafiche e cromolitografie. Le indagini, nate dal controllo delle transazioni effettuate sui siti Internet più conosciuti e dal continuo confronto con gli archivi e gli storici dell'arte, hanno condotto, oltre al recupero di tutti i beni falsi posti in vendita dai singoli inserzionisti, anche alla denuncia, a piede libero, di 12 persone indagate per falsificazione e commercializzazione di opere d'arte. L'inchiesta è stata condotta, nell'ultimo anno e mezzo, dalle forze dell'ordine sotto il coordinamento delle Procure di Roma, Palermo e Siena che, in un caso, hanno portato l'Autorità Giudiziaria romana ad emettere anche un decreto di oscuramento delle aste pubbliche per la vendita di opere d'arte qualora risultassero riconducibili a due precisi nick name usati da uno degli indagati. I falsi, riprodotti secondo le tecniche e gli stili dei differenti autori, sono stati giudicati dagli esperti di buona qualità. Tra le opere, poste sotto sequestro, ci sono anche due dipinti antichi: un San Giovannino, falsamente attribuito a Guido Reni, posto in vendita a 300mila euro, e un'opera del celebre Teofilo Patini, commercializzata a 600mila euro, proveniente da un furto in un'abitazione.