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Riapre la Bibloteca Vaticana

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Oltre ai lavori di restauro e ricostruzione, il patrimonio è stato reso più tecnologico: tessere con microchip, rete Wi-Fi e placche di riconoscimento per i testi

carlotta mariani
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Dopo tre anni di restauri, la Biblioteca Vaticana riapre i battenti. Dal 20 settembre, l'istituzione culturale sarà di nuovo a disposizione del pubblico "rinnovata ma fedele allo spirito di servizio, umanistico e di universalità con cui svolge da più di cinque secoli la sua missione" ha sottolineato il cardinale archivista e bibliotecario Raffaello Farina in conferenza stampa. Il ricchissimo patrimonio della biblioteca (circa 150mila volumi manoscritti, 1 milione di libri stampati, di cui 8.400 incunaboli e centinaia di migliaia tra monete, medaglie, stampe e incisioni) è stato arricchito da alcune novità tecnologiche per velocizzare e rendere più sicuro il servizio. Chi entra verrà dotato di una tessera munita di microchip con identificatore a radiofrequenza, è stata installata una rete Wi-Fi e ogni volume ha una placca di riconoscimento che permette di seguirne gli spostamenti e di associarlo all'utente che l'ha preso in prestito. Sul sito poi, tra i vari servizi, presto ci sarà anche la possibilità di richiedere online riproduzioni fotografiche. I lavori, in collaborazione con l'architetto Paolo Portoghesi, continueranno per altri due anni “per adibire a ulteriore sala di consultazione lo splendido Salone Sistino, sede della Biblioteca tra fine del Cinquecento e fine Ottocento” ha aggiunto il cardinal Farina. In conferenza stampa, Farina ha ricordato l'interessamento ai lavori da parte di Benedetto XVI che aveva visitato la biblioteca già il 25 giugno 2007. “Lo attendiamo per ricevere la Sua benedizione”. Nei prossimi mesi, l'istituzione ospiterà una mostra nel braccio di Carlo Magno e un convegno. Uscirà poi il primo volume della Storia della Biblioteca.

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