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Inediti Pajetta e Almirante:

"Caro Guareschi ti scrivo..."

Albina Perri
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Due lettere inedite di protagonisti politici agli antipodi durante la prima Repubblica, il comunista Giancarlo Pajetta e il missino Giorgio Almirante, sono state ritrovate tra il materiale d'archivio di Giovanni Guareschi, il padre di Don Camillo e Peppone. Ne riferisce oggi Il Gazzettino. «Caro Guareschi, sto chiedendo a me stesso se sia più amara la sorte di un giornalista che va in galera con la probabilità di trovarvi anche qualche galantuomo, o quella di un deputato che frequenta il Parlamento con la certezza di incontrarvi molti tipi da galera», aveva scritto Almirante in una lettera inviata al giornalista e scrittore emiliano nel maggio 1954, poco prima che questi entrasse in carcere al termine di un processo nel quale era stato condannato per diffamazione nei confronti di Alcide De Gasperi. La lettera, rimasta chiusa in busta fino a pochi anni fa, era stata aperta dai figli di Guareschi, Alberto e Carlotta, che ne curano l'archivio, a Roncole Verdi. L'altra «chicca» documentaria è invece una lettera scritta da Giancarlo Pajetta, che nel giugno 1952, con molto umorismo, contestava a Giovannino Guareschi di averlo invecchiato in un articolo sul Candido.

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