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La ricetta di Antonio Conte: "Così batteremo la Croazia"

Mirko Mazzola
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Il prossimo 16 novembre, si giocherà al San Siro lo scontro diretto con la Croazia, come noi a punteggio pieno dopo le prime tre partite. Per tale occasione, il Corriere della Sera incontra il ct. azzurro Antonio Conte. Ricordi, progetti, tatticismi e scorci di vita vissuta, tutto questo nell'intervista all'ex allenatore della Juventus. L 'intervista - Si inizia col ricordare il primo goal del 44 enne pugliese contro il Napoli di Maradona. Allora militava nel Lecce e ad oggi sono passati 25 anni da quel lontano 5 novembre. 25 anni e non sentirli direbbe qualcuno, infatti Conte è sempre Conte, come risponde lui stesso in una battuta. Ovviamente la Juve è quella che salta subito alla mente, ma non bisogna dimenticare ( e lui ci tiene) l'Arezzo, il Siena ed il Bari, gestite tutte alla stessa maniera con quella mentalità "cattiva" e vincente che lo contraddistingue. Ora rappresenta il Paese e da vero condottiero difende i suoi calciatori ridimensionando al tempo stesso i cosiddetti fenomeni. "Il talento non basta" e chiede di essere uniti e giocare per la squadra, per il "noi", sottolineando che non ci sarà spazio per gli egoisti. L'Italia nella visione del ct. è come un club. Ma le tempistiche della nazionale, sono diverse e per creare un gruppo vincente, una "macchina da guerra"(come lui la definisce) chiede almeno un mese di lavoro continuo. Richiesta rivolta ovviamente alla federcalcio, con la sua proposta di anticpare il prossimo campionato. Riguardo la prossima uscita degli azzurri, Conte rivela che troveremo nella lista dei convocati, nuovi nomi e appare quasi preoccupato da quella che considera la rivale più forte del girone, invitando l'aiuto di quanti più tifosi possibili. C'è spazio anche per qualche domanda sul nostro calcio, privo di suoi calciatori tra i candidati al pallone d'oro fifa. Conte difende il calcio italiano definendoci i più grandi a livello tattico, bisogna però, a suo avviso, aumentare l'intensità degli allenamenti per ottenere un buon risultato anche la domenica.

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